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Nostrale dell’Alpe, rarità dei pascoli in quota

Il Nostrale si presta ad insaporire antipasti e primi piatti ed è ottimo in abbinamento ad alcuni tipi di frutta, come nel risotto con le pere dove risulta particolarmente sfizioso se lasciato fondere, così come nei soufflé di patate con fonduta.

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Una lavorazione tuttora profondamente legata alla pratica della monticazione del bestiame, diffusa nella nostra zona. Il Nostrale viene confezionato esclusivamente nel periodo in cui le mandrie raggiungono i pascoli d’alta quota che per tradizione coincide con i giorni tra il 24 giugno e il 29 settembre.

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Caratteristiche

Il Nostrale dell’Alpe è un formaggio grasso o semigrasso di latte bovino raramente mescolato a piccole quantità di latte di capra o di pecora, caglio di vitello e sale. Spesso presenta caratteristiche esterne e gustative diverse perchè realizzato in base al gusto e alle consuetudini dei margari. Ha una forma cilindrica con pezzatura molto variabile, il diametro di 30 cm e 8-10 cm di altezza. Il peso oscilla dai 2 agli 8 kg per forma ed esiste in due tipologie: fresco e stagionato. Il Nostrale fresco presenta crosta sottile, di colore paglierino, la pasta compatta con piccole occhiature. Nel Nostrale stagionato la crosta è spesso di colore bruno, la pasta dopo alcuni mesi di stagionatura diventa granulosa e assume un gusto forte e piccante.

Area di Produzione

Il Nostrale d’Alpe è prodotto negli alpeggi delle vallate in provincia di Cuneo.

Storia

In provincia di Cuneo è ancora molto diffusa la pratica dell’alpeggio con i suoi riti antichi e ancora immutabili. Ogni anno, d’estate, dalla pianura salgono sulle montagne circa 35.000 bovini e circa 30.000 ovicaprini, nel rispetto di una tradizione che consente lo sfruttamento integrato delle risorse foraggere d’alta quota e la produzione di formaggi tipici dal gusto unico e inconfondibile. Il Nostrale è il formaggio tradizionalmente e da sempre prodotto negli alpeggi cuneesi dai margari.

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