Caratteristiche
Nell’ultimo ventennio il Piemonte ha raggiunto elevati livelli qualitativi nella produzione di piccoli frutti, quali il lampone, il mirtillo, il ribes, l’uva spina e le fragoline di bosco, in particolare in alcune aree del cuneese e del torinese, vista la vocazione degli areali di fondovalle caratterizzati da suoli acidi-sub acidi, drenanti e con molta in sostanza organica.
Area di produzione
La zona di produzione corrisponde all’areale che comprende, in Provincia di Cuneo, le valli dal Po al Tanaro e l’alta pianura adiacente a un’altitudine compresa tra i 250 e i 1200 metri s.l.m.
Storia
Già nel periodo feudale, lo sfruttamento delle risorse minori del bosco veniva concesso come diritto di uso. Mentre il signore teneva per sé i prodotti più pregiati delle proprie terre, tollerava che le risorse minori potessero essere sfruttate dalla comunità. L’utilizzo dei frutti del sottobosco ha rappresentato così per secoli, una fonte di alimento e medicamento. Negli anni ’60 la produzione divenne una vera e propria attività imprenditoriale, che riforniva non solo il mercato del fresco, ma anche l’industria di trasformazione alimentare e cosmetica. A partire dalla prima metà degli anni ’80 si sviluppò, in particolare sulle pendici della Bisalta, la produzione di lampone da destinare al consumo fresco. Negli anni ‘60, venivano commercializzati anche i frutti di mirtillo, ma soltanto quelli che crescevano spontanei in montagna. La vendita del prodotto era diretta verso il mercato fresco e una parte destinata all’industria farmaceutica. Negli anni ’80 si diffusero con successo, prima nelle aree della Bisalta e successivamente nelle vallate del Saluzzese, coltivazioni di mirtillo gigante americano per il mercato fresco.