Il nome Verduno di derivazione celtica significa “collina fiorita” e indica una fertile località collinare. La vicinanza di Pollenzo e Alba, unitamente al rinvenimento di reperti archeologici attestano che la zona era abitata in epoca romana.
Cosa vedere
Il paese si raccoglie intorno al Castello che durante i secoli è stato una presenza costante nella vita della comunità e nei suoi rapporti con i feudatari. Quello attuale è stato costruito dai Cajssotti alla fine della prima metà del Settecento, su disegno di Juvarra. Nel corso dell’Ottocento è divenuto proprietà del re Carlo Alberto di Savoia che oltre a servirsene per la villeggiatura, ha impiantato una cantina per la produzione del Barolo, guidata dal celebre enologo Staglieno. All’inizio del Novecento è stato ceduto dai Savoia alla famiglia Burlotto che ne ha trasformato una parte in prestigioso albergo e ristorante: il “Real Castello”. Il luogo più suggestivo del paese è la piazza erbosa, alla quale si accede soltanto a piedi da quella sottostante del castello. Nella piazza Canonico Borgna don Pietro, la chiesa parrocchiale di San Michele del XII secolo in stile barocco, ha risentito dell’influenza della scuola di Juvarra. Vicino alla chiesa si trova il belvedere, terrazza panoramica che si affaccia sulle colline delle Langhe e del Roero.
Cosa assaggiare
Una delle più piccole Doc d’Italia: il Verduno Pelaverga è un vino molto particolare dal colore tendente al rubino, dalle ampie e intense note speziate di pepe bianco e dai caratteristici sentori floreali e fruttati di fragola.
La salsiccia di Verduno Dop da consumare rigorosamente cruda.
Eventi

- Festa del Verduno Pelaverga: prima domenica di settembre