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Toma di Elva, bontà “casalinga”

La sua preparazione è sempre stata piuttosto artigianale e, soprattutto negli anni passati, questa specialità veniva consumata abitualmente dalle famiglie elvesi e più genericamente dall’intera Val Maira.

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Prodotta tutta l’anno si presenta con una crosta sottile di colore da giallo chiaro a bruno rossiccio che con la stagionatura diventa più rigida e una pasta di colore giallo paglierino che conquista al sapore i palati di tutto il mondo!

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Caratteristiche

La Toma di Elva è un formaggio semigrasso a pasta cruda e pressata. La forma è cilindrica del diametro di 20-25 cm e, le forme stagionate, sono incoronate. Il peso è variabile da 2 a 3 kg. La crosta nel prodotto fresco è sottile, di colore da giallo chiaro a bruno rossiccio che con la stagionatura diventa più rigida. La pasta è di colore giallo paglierino e la caratteristica principale è la friabilità. I profumi sono intensi e persistenti nel formaggio fresco per diventare pronunciati in quello stagionato. La stagionatura può durare diversi mesi.

Area di produzione

L’area di produzione comprende Elva nella Valle Maira in provincia di Cuneo e altre aree limitrofe.

Storia

Il tipo di lavorazione di questo formaggio nacque da quei contadini che possedevano una o due vacche da latte (o in periodi di scarsa mungitura) e conseguentemente non avevano latte sufficiente per poter fare un formaggio di dimensioni adeguate alla conservazione con una sola mungitura.

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