Le opere esposte a Barolo racchiudono tutto il mondo selvaggio, primitivo e sciamanico, che colpì e ispirò profondamente l’arte di Gauguin. Assieme alle xilografie, saranno esposte anche due straordinarie opere scultoree , una terracotta chiamata “ Hina et Tifatou” o “Vase aux Quatre Dieux “ di cui un esemplare è custodito al Musée d’Orsay e che, recentemente, è stata esposta al MoMA di New York. A Barolo, sarà affiancata da un bronzo “Tii à la coquille” o “Idole à la coquille” tratta dal legno scolpito, nel 1896 e attualmente custodito, anch’esso, al Musée D’Orsay di Parigi.
Documenti, fotografie, libri, tra cui la prima edizione di Noa Noa pubblicato su “La Revue Blanche” nel 1897 completano una mostra colta, coinvolgente, raffinata e che ben si abbina al nobile vino che da il nome a questa deliziosa cittadina, perla delle Langhe.
La mostra resterà aperta tutti i giorni dalle 10.30 alle 19, fino al 3 novembre.