Numerose le sue installazioni realizzate in ogni parte del mondo: dopo essersi trasferito a Torino nel 1988, Johannes Pfeiffer comincia a viaggiare e realizza progetti d’arte in Europa e nel mondo. Nel 2007 realizza El silencio de las voces alla Pontificia Universidad Catòlica de Chile a Santiago, nel 2008 Phoenix nel Parco Olimpico di Pechino, nel 2009 realizza Energy fields nel Clayarch Museum Gimhae-Corea del Sud, nel 2011 Zwischen Himmel und Erde a Sankt Lukas a Monaco, nel 2013 Piedras erráticas al Museo Casal Solleric a Palma de Maiorca, nel 2015 partecipa all’ArtFest di Astana in Kazakistan. Nel 2016 realizza la sua opera Un barco de solo ida ad Antofagasta-Cile. Nel 2018 installa in una Friche a Parigi a Monmartre la sua opera Mémoire oubliée. Pfeiffer si è specializzato in opere d’arte chiamate site specific, create specificamente per lo spazio in cui vengono installate.
“Il linguaggio di Johannes è il linguaggio contemporaneo, è diverso, non è la rappresentazione realista della masca ma è un’interpretazione attraverso un materiale che richiama a questa vicenda. – così viene illustrata la sua opera a Pocapaglia – Ha trovato collocazione in un punto centrale del paese, questo tronco che è stato carbonizzato con il fuoco, è stato trasformato prendendo una nuova sembianza come un rito purificatore. Questo processo artistico vuole rendere visibile la metamorfosi della materia, da uno stadio materiale a uno immateriale, da uno stato fisico a uno spirituale, in una sorta di sublimazione che porta dalla morte a una nuova vita. Collegando il tronco carbonizzato con l’albero sovrastante mediante un fascio di fili luminosi Johannes ha cercato il dialogo tra la vita e la morte, tra il bene e il male, tra la luce e la tenebra”.