Caratteristiche
Il Porro di Cervere presenta un fusto alto, sottile, con una percentuale di bianco superiore alla metà e viene solitamente commercializzato in tipici mazzi contenenti 20-30 porri di calibro omogeneo con taglio della parte verde appena sopra la legatura. Il sapore è dolce e delicato e viene seminato tra metà marzo e metà aprile. Il porro raccolto in autunno può essere facilmente conservato durante il periodo invernale mantenendolo riparato dal freddo in un ambiente buio e chiuso.
Area di produzione
L’area di coltivazione interessa il comune di Cervere.
Storia
Nell’antico Egitto il porro era consumato dagli schiavi addetti alle costruzioni delle piramidi. Di qui lungo i secoli passa nell’area greco-romana. Plinio descrive la pianta chiamandola “porrum”. Nel Medioevo il porro ha contribuito insieme a un numero ristretto di altre piante a risolvere il problema alimentare durante le ricorrenti carestie e pestilenze che a quei tempi infierivano sulle popolazioni. Oggi il porro è conosciuto, coltivato e diffuso in tutto il mondo. L’antica tradizione di coltivazione del porro a Cervere è testimoniata sia dalla varietà locale, una selezione della varietà “porro lungo d’inverno” tradizionalmente conosciuta e denominata “Cervere” e dai metodi di coltivazione tramandati di generazione in generazione. Il porro di Cervere rappresenta più dei due terzi della produzione di porri di tutto il Piemonte.