Caratteristiche
Grazie alle situazioni ambientali di coltivazione l’aglio di Caraglio ha un sapore particolarmente delicato ed è costituito da bulbilli bianchi con leggere venature rosso violetto sulla tunica esterna. La persistenza al palato lo rende l’ingrediente ideale per alcune preparazioni tipiche piemontesi: la soma d’aj (una bruschetta con pane casareccio, aglio, olio extravergine e sale), la bagna caoda (la salsa a base di aglio e acciughe) e il bagnetto verde.
Area di produzione
Il territorio di produzione coincide con quello del Comune di Caraglio.
Storia
L’Aglio di Caraglio era coltivato già nell’antichità negli orti o nelle vigne della zona per uso per lo più famigliare. Dopo un periodo di oblio negli anni del boom economico, a partire dal 2003 è stata ripresa la coltivazione su diversi terreni e attualmente la produzione è in crescita. Con l’aumento del numero di agricoltori interessati e della produzione, nel luglio 2008 è stato costituito il Consorzio di Tutela e Promozione dell’aglio di Caraglio.