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La Morra, sentori e profumi di “autentica” Langa

Oltre all’unicità del borgo antico valgono un’escursione i sentieri tra i vigneti e naturalmente degustazioni di vini Doc e Docg, da assaporare con lentezza presso le tante cantine del territorio.

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Gli amanti dell’escursionismo potranno cimentarsi lungo la rete di ben 7 sentieri alla scoperta di grandi vigne. E per gli innamorati dell’arte immancabile la visita alla piccola cappella della Madonna delle Grazie in località Brunate. Restaurata e completamente dipinta con colori vivaci da due artisti, l’inglese David Tremlett e l’americano Sol Lewitt, non passa di certo inosservata.

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La Morra, famosa in tutto il mondo per la produzione del vino Barolo, è situata a 13 chilometri da Alba e comprende le frazioni Annunziata, Berri, Rivalta e Santa Maria. Dal 2014 è inclusa nella lista dei patrimoni mondiali dell’umanità Unesco, oltre ad aver ricevuto il riconoscimento “Bandiera Arancione” del Touring Club che individua i piccoli borghi d’eccellenza dell’entroterra italiano.

Cosa vedere

Per una visita ai monumenti del luogo si inizia da piazza Martiri, all’inizio del paese. Di qui partono sette sentieri a raggiera attorno al paese, che si collegano al sentiero ad anello del Barolo e a quello intercomunale dell’Unione dei paesi del Barolo. A pochi passi, in via XX settembre si trova palazzo Falletti con l’attigua cappella della Madonna del Buon Consiglio. Da via Umberto, che sale ripida, si può ammirare la facciata delle settecentesca chiesa della Confraternita di San Sebastiano, sede di mostre e convegni. Di fronte alla chiesa parte via Monsignor Grassi a metà della quale c’è l’austero palazzo settecentesco e più avanti la medioevale casa Massobrio-Boffa con finestra ogivale. Ritornando in via Umberto si raggiunge piazza Castello dove la balconata con vista sulle Langhe e sulle Alpi offre uno spettacolo senza paragoni: colline punteggiate da borgate, castelli e torri che emergono dai vigneti. In piazza Castello sorge l’imponente torre civica a uso di campanile del 1710, visitabile nei mesi estivi e poco distante si trova la cantina comunale, gestita dai produttori del paese. Con pochi passi si raggiunge piazza del Municipio, un luogo che ha conservato il fascino dell’Ottocento: al centro un secolare ippocastano con panchine, di lato l’imponente facciata della parrocchiale barocca di San Martino e quella della chiesa della Confraternità di San Rocco, infine il palazzo del Municipio. Da piazza del Municipio è possibile scendere in via Garibaldi per ripercorrere i Bastioni, antico cammino delle alte mura che in epoca medioevale cingevano con torri e porte l’intero paese. Tali costruzioni furono spianate e trasformate in passeggiate tra il 1700 e il 1800. Una meta da non tralasciare è la frazione Annunziata, a tre chilometri da La Morra, lungo la provinciale per Alba. Qui è visitabile il complesso romanico-barocco dell’ex convento di San Martino di Marcenasco che rappresenta il nucleo più antico di La Morra dove i monaci coltivavano vigne di nebbiolo, moscatello e pignolo. Nelle cantine è allestito il Museo Ratti dei Vini d’Alba. Sul colle Monfalletto, sempre in frazione Annunziata, svetta il Cedro del Libano, albero secolare di estrema bellezza piantato dai Falletti nel 1875 e punto panoramico con vista sui vitigni di nebbiolo e sui paesi di Langhe e Roero. In località Brunate, uno dei cru più prestigiosi di La Morra, richiama l’attenzione dei visitatori per la policromia accesa la piccola Cappella del Barolo di proprietà dei fratelli Ceretto. Negli anni ‘90 fu restaurata e dipinta da due artisti di fama mondiale, l’inglese David Tremlett che decorò l’interno e l’americano Sol Lewitt che dipinse l’esterno.

Cosa assaggiare

La produzione di vini è l’attività principale del paese e la cantina comunale, gestita dai produttori di La Morra, offre più di 60 Baroli diversi.

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