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Asti e Moscato d’Asti: la Docg più aromatica del Piemonte

Dal moscato, vitigno aromatico per eccellenza, nascono questi vini caratterizzati da un profumo ricco e intenso.

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L’Asti e il Moscato d’Asti fanno parte dei 6 vini Docg prodotti nel territorio cuneese.

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Caratteristiche

Questo vino si presenta di color giallo paglierino caratterizzato da un’intensa componente aromatica che ricalca il profumo dei grappoli maturi dell’uva moscato, accompagnata da un basso tenore alcolico e da un’armoniosa dolcezza. Deriva dalla vinificazione in purezza del vitigno moscato bianco e si presenta nelle due tipologie “Asti Spumante” e “Moscato d’Asti”. Il primo è un vino spumante caratterizzato da un perlage fine e persistente e una gradazione compresa tra 7 e 9,5%; mentre il secondo è fermo o talvolta vivace con un tenore alcolico compreso nei limiti di 4,5 e 6,5%, presenta una maggior dolcezza, dovuta a una parziale fermentazione dello zucchero contenuto nell’uva.

Area di produzione

L’area di produzione comprende 52 Comuni delle province di Alessandria, Asti e Cuneo. In Provincia di Cuneo l’area di produzione corrisponde al territorio dei comuni di Camo, Castiglione Tinella, Cossano Belbo, Mango, Neive, Neviglie, Rocchetta Belbo, Serralunga d’Alba, Santo Stefano Belbo, Santa Vittoria d’Alba, Treiso, Trezzo Tinella, Castino, Perletto e le frazioni di Como e San Rocco Seno d’Elvio.

Storia

Senza dubbio il Moscato fu la prima uva a essere coltivata per via dei suoi profumi intensi e la sua dolcezza. Non è quello che intendiamo oggi, quell’antico vitigno si è trasformato nel tempo nei tanti moscato che popolano le colline che si affacciano sul Mediterraneo e ognuno ha avuto una vita diversa. La coltivazione del moscato nelle Langhe e nel Monferrato, inizia presumibilmente nel 1200, mentre la prima documentazione scritta del commercio di vino “moscatello” risale al 1593. Il Consorzio per la tutela dell’Asti è stato ufficialmente costituito nel dicembre del 1932 e riconosciuto nel 1934. La sua opera iniziale fu quella di far verificare sotto la sola denominazione di “Asti” il vino tutelato, di definire la zona di origine, il vitigno, la tecnica di preparazione, la tipologia finale. La denominazione iniziale fu quella di “Consorzio per la Difesa dei Vini Tipici Moscato d’Asti Spumante e Asti Spumante”. 

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