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Barolo: il re dei vini

Questo vino, conosciuto in tutto il mondo, viene prodotto in undici comuni delle Langhe e si sposa perfettamente con carni rosse, selvaggina, formaggi come il Castelmagno e il Bra duro.

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Il Barolo fa parte dei 6 vini Docg prodotti nel territorio cuneese.

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Caratteristiche

Il Barolo è un vino di grande struttura, con un bouquet complesso e avvolgente in grado di svilupparsi nel tempo senza perdere le sue affascinanti caratteristiche organolettiche. Il colore granato è pieno e intenso, il profumo fruttato e speziato ricorda piccoli frutti rossi, lampone e fragolina di bosco, ciliegie sotto spirito e confettura, ma regala anche suggestioni di rosa e viola appassita, di cannella e pepe, di noce moscata e vaniglia e talvolta di liquirizia, cacao, tabacco, cuoio e altre ancora. Si produce con uve nebbiolo e viene invecchiato per almeno 3 anni, mentre per poter utilizzare in etichetta la specificazione aggiuntiva “Riserva”, ne sono necessari almeno 5. Dal 2010 le bottiglie di Barolo possono fregiarsi in etichetta delle menzioni geografiche aggiuntive specificate nel disciplinare di produzione.

Area di produzione

L’area di produzione comprende per intero il territorio amministrativo dei comuni di Barolo, Castiglione Falletto e Serralunga d’Alba e parzialmente il territorio dei comuni di Diano d’Alba, Grinzane Cavour, Monforte d’Alba, Novello, Cherasco, La Morra, Roddi e Verduno.

Storia

Fu Giulia Colbert Falletti, ultima marchesa di Barolo, che cominciò a far produrre agli inizi dell’800, il Nebbiolo locale come vino completamente secco, fatto “alla moda dei vini di Bordeaux” secondo le indicazioni del conte Oudart, grande enologo francese chiamato in Italia dal giovane Camillo Benso conte di Cavour per risollevare le sorti delle sue cantine.

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