Dopo la grande mostra del 1970 il Pictor Optimus (appellativo nato dalla sua incredibile capacità tecnica, unita all’interesse per il mondo classico) si ripresenta nelle sale di Palazzo Reale con una retrospettiva che raccoglie un centinaio di capolavori.
Dalle opere giovanili a quelle metafisiche, dai ritratti ai manichini, un percorso tematico fatto di confronti inediti e accostamenti irripetibili (grazie ai preziosi prestiti), che ricostruisce la ricerca originale e modernissima di uno dei massimi esponenti dell’arte del XX secolo.
Nato in Grecia, a Volos, nel 1888, nei suoi 90 anni di vita (muore a Roma nel 1978) Giorgio de Chirico si muove tra Atene (dove studia), Ferrara (dove conosce De Pisis e Carrà), New York, Milano, Firenze (dove dipinge la prima piazza metafisica), ma è a Parigi che trova la sua dimensione ideale, è lì che si confronta con le avanguardie, è lì che frequenta Apollinaire, Max Jacob, Picasso.
Intellettuale, oltre che artista, de Chirico dipinge, scrive, trattati e articoli, ma soprattutto teorizza, di lui Cocteau dice: «pittore accurato prende in prestito dal sogno l’esattezza dell’inesattezza, l’uso del vero per promuovere il falso».
Un riassunto perfetto delle visioni e del «mondo fantasmico» che l’autore riporta sulla tela, modificando di volta in volta il suo punto di vista (spostandosi continuamente tra figurativo e metafisico) ma rimanendo sempre fedele a se stesso.
Indirizzo e contatti
Palazzo Reale
Piazza del Duomo 12, 20122 Milano
Quando
dal 25/09/2019
Prezzo
14/12 euro