La scoperta resa pubblica in una mostra del 2015 con la collaborazione di Assoedilizia
Con la mostra all’Archivio di Stato di via Senato dal titolo “Nero su bianco. Carte d’archivio raccontano Leonardo” sull’unica firma autografa esistente di Leonardo, si concludono le celebrazioni per i cinquecento anni dalla morte del Genio da Vinci. Come pubblica il Corriere della Sera del 14 genn. 2020, all’evento si aggiungono altre due esposizioni: al Castello Sforzesco su una misteriosa carta trovata al Gabinetto dei Disegni e, sempre al Castello, “Una scrittura allo specchio”.
“Nero su bianco” svela i risultati delle indagini diagnostiche multispettrali effettuate sulla firma apposta in calce al contratto che commissionava a Leonardo il quadro “La Vergine delle Rocce”.
La firma di Leonardo a tutt’oggi è l’unica conosciuta e pervenuta sino a noi: l’artista non aveva l’abitudine di firmare le sue opere. La sua scrittura rappresenta il caso più famoso di grafia speculare, da destra verso sinistra, seguendo l’andamento delle grafie del mondo arabo e semitico, con una inversione dello spazio grafico. L’autografia della firma di Leonardo è salita alla ribalta delle cronache nel 2011, a seguito di un restauro conservativo del documento, che ne ha enfatizzato l’importanza e ha avuto eco su diversi quotidiani, nazionali e locali. Ora, in occasione di Expo 2015, l’Archivio di Stato di Milano ha il piacere di riproporre al grande pubblico una delle più preziose, più fragili, ma anche più emozionanti memorie del passato conservate nell’Istituto