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Robiola d’Alba, sapore dolce, di latte fresco

Nelle forme più stagionate compaiono profumi più intensi dovuti allo svilupparsi di muffe sulla crosta e il gusto diventa più fragrante.

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Minima stagionatura per le versioni più fresche, anche se nella tradizione delle colline delle Langhe avveniva un tempo di maturazione più lungo in albanelle chiuse ermeticamente per regalare a questo formaggio aromi più persistenti.

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Caratteristiche

La robiola d’Alba è un formaggio a pasta molle di latte vaccino, con pasta di colore bianco e privo di crosta. La pezzatura è del peso di circa 300 grammi con diametro di 9-13 cm, la stagionatura minima è di 4-5 giorni anche se nella tradizione delle colline delle Langhe avveniva una stagionatura più lunga in albanelle chiuse ermeticamente. Il sapore è dolce, debolmente acido e poco salato nelle forme fresche, mentre nelle forme più stagionate compaiono profumi più intensi dovuti allo svilupparsi di muffe sulla crosta e il sapore diventa più fragrante. La crosta è edibile. La pasta della Robiola d’Alba è bianca e leggermente granulosa, a causa di una lieve acidità del formaggio data dal tipo di caseificazione. La crosta è assente nei formaggi freschi (meno di una settimana di stagionatura), lievemente giallognola in quelle di 2 settimane e più.

Area Produzione

Tradizionalmente viene prodotta nell’area a cavallo tra le province di Asti, Cuneo, Alessandria e Savona, principalmente nel comune di Alba e territori limitrofi.

Storia

Le robiole vengono prodotte da tempo immemorabile in tutto il Piemonte collinare e in particolare in Langa da cui hanno preso il nome dal principale centro di produzione e smercio. Sono numerosi i documenti storici che la citano. Sugli annali della Fondazione Einaudi, si citano le robiole a proposito della colazione nel giorno della battitura del grano.

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