Caratteristiche
Il dolcetto è un vitigno autoctono del Piemonte e nel cuneese è presente con 2 Docg: Dolcetto Superiore di Dogliani o Dogliani e Dolcetto di Diano d’Alba o Diano d’Alba. Il vino ha un colore rosso rubino pieno con sfumature di mora e di viola, il profumo è intenso, di fiori e frutti freschi come la mora e la ciliegia selvatica, ampio, fine ed elegante. Il sapore è secco, deciso, armonico, piacevole per quel suo retrogusto finemente mandorlato.
Area di produzione
Per il Dolcetto di Diano d’Alba la zona di produzione comprende tutto il comune omonimo, in provincia di Cuneo.
Per il Dolcetto di Dogliani la zona di produzione comprende i comuni di Bastia, Belvedere Langhe, Clavesana, Ciglié, Dogliani, Farigliano, Monchiero, Rocca di Ciglié e in parte dal territorio dei comuni di Roddino e Somano, in provincia di Cuneo.
Storia
Storicamente, il Dolcetto era la merce di scambio con la Liguria dalla quale si reperiva olio, sale e acciughe, ingredienti base per la “Bagna Caoda”. Nel cuneese invece si barattava l’uva dolcetto con i vitelli allevati in pianura. Il vino da Dolcetto ha avuto un momento di grande fortuna negli anni ’70-80 quando era legato al pasto quotidiano e il nome deriva dalla particolare dolcezza della polpa dell’uva. A seconda della zona di coltivazione e del tipo di vinificazione, il dolcetto dà origine a vini freschi e beverini, che si accompagnano alla tavola grazie alla loro morbidezza, alla freschezza del gusto e alla capacità di adattarsi a molti cibi diversi; oppure a vini di forma più evoluta, di corpo e struttura, capaci di invecchiare fino a sei – sette anni grazie al sapiente lavoro in vigna e a una corretta gestione in cantina. Negli anni ’20 e ’30 del Novecento i grappoli di dolcetto erano spesso impiegati nella “cura dell’uva”, per il sapore delicato e per il basso contenuto di acidi e tannini.