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Il progetto di ALICe Cuneo continua a far “stare insieme” le persone

Il Coro degli Afasici, canta da casa: distanti ma uniti, in un’unica voce.

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Il Coro degli Afasici di ALICe Cuneo Odv (progetto di musico-terapia e musico-empatia per l’ictus), impossibilitato a ritrovarsi per le consuete attività settimanali a causa dell’emergenza Coronavirus, ha deciso di continuare a comunicare; ha deciso anzi di continuare a cantare a distanza, unito dal potere della tecnologia e della musica.

È stato sufficiente un ‘semplice’ gruppo su WhatsApp usato per le comunicazioni – dice Enrico Catelli, di ALICe Cuneo – per continuare ad essere vicini, anche se lontani. I nostri musicoterapisti Margherita De Palmas e Maurizio Scarpa hanno registrato un video con l’interpretazione de ‘La vita è bella’, il cui testo ci siamo permessi di reinterpretare con un messaggio forte per questo Coro tutto speciale”. “Così, in tanti si sono uniti al gioco – serissimo – di cantare e condividere insieme emozioni, gioia, speranza… Nel video (disponibile su Youtube, qui: https://youtu.be/lo8-ZCGmAWg, ndr) si vedono Alex, da Barge, e Piera ‘Chicca’ da Savigliano…”.

Alice Cuneo, associazione per la lotta all’ictus cerebrale, col progetto del Coro degli Afasici da alcuni anni cerca di dare una risposta e un aiuto concreto alle persone colpite da afasia (incapacità a comunicare, reversibile con la musicoterapia) e ai loro familiari. Si è chiesta, in questo periodo di emergenza Covid19, come far fronte alla prolungata assenza di attività. La risposta, sta arrivando – come per tanti – dalla tecnologia: “Stiamo provando ad allestire delle video lezioni – proseguono da ALICe –, anche in diretta streaming… l’importante è non rimare soli. Fare associazione vuol dire proprio questo, unirsi per desiderare e fare qualcosa insieme. Se non possiamo farlo di persona, lo faremo via etere, purché si faccia. È importante non lasciare isolati gli individui in questo periodo, soprattutto se sono fragili. Così come è importante per tutti noi rispettare la regola di ‘restare a casa’ il più possibile, proprio per salvaguardare soggetti come loro, più deboli, che rischiano maggiormente in questa pandemia”.

Così come ha detto il vescovo di Cuneo e Fossano, mons. Delbosco: ‘Siate attenti alle persone che sono sole, chiamatele per dire che siete vicini’, ALICe, c’è. Come afferma la ‘nostra’ canzone de ‘La vita è bella’: ‘No, la vita non fa paura se / tu sei vicino a me”. Cantiamo insieme, restiamo uniti e restiamo umani”.

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