La “cerca” e la “cavatura” del tartufo in Italia saranno candidate all’Unesco come patrimonio culturale immateriale dell’umanità. La notizia giunge dal Consiglio direttivo della Commissione nazionale italiana per l’Unesco che, nei giorni scorsi, ha approvato la proposta avanzata dalla Federazione nazionale delle associazioni tartufai e dall’associazione nazionale “Città del tartufo”.
Di conseguenza, il dossier di candidatura “Cerca e cavatura del tartufo in Italia: conoscenze e pratiche tradizionali”, nato dall’idea dell’allora presidente del Centro nazionale studi tartufo di Alba Giacomo Oddero, è stato trasmesso al Segretariato Unesco di Parigi per l’analisi e la valutazione finale.
Il verdetto arriverà nel 2021.
Fondamentale è stato lo studio di ricerca antropologica condotto dai docenti universitari Piercarlo Grimaldi e Gianfranco Molteni, che completa e arricchisce quello che, senza dubbio, è il più ampio lavoro di catalogazione finora mai realizzato in questo ambito.