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Torrone d’Alba: come sceglierlo e come gustarlo

Morbido o friabile, con nocciola Tonda e Gentile delle Langhe, con o senza cioccolato, questo antico dolce si trova sulle bancarelle delle feste di paese praticamente in tutto il territorio cuneese e non solo.

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Per preparare un ottimo torrone, oltre alla scelta delle nocciole è basilare porre grande attenzione al miele che deve essere di acacia o di millefiori.

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Caratteristiche

Il torrone d’Alba e delle Langhe ha la forma di un parallelepipedo, è di colore bianco, inframmezzato da nocciole, ricoperto da una sottilissima ostia e può avere una consistenza tenera o dura. L’impasto è composto da miele, zucchero e glucosio e da un’elevata quantità di nocciole. Il miele deve essere di acacia o di millefiori. Le nocciole normalmente utilizzate appartengono alla varietà Tonda Gentile delle Langhe.

Area di produzione

L’area di produzione comprende la zona di Alba e delle Langhe. In modo simile viene prodotto anche nell’Astigiano.

Storia

La tradizione di mescolare mandorle e miele è molto antica e risale ai Romani. Il nome del dolce evoca l’abitudine dei pasticceri medievali di costruire con questo impasto dei grandi dolci a forma di castello o torre. L’uso di preparare questo dolce è stato introdotto in Piemonte grazie all’influenza dei Visconti, signori di Milano e come ingrediente principale la mandorla venne sostituita dalla nocciola, disponibile in quantità elevata e a prezzi moderati.

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