Idea Tourism Magazine

Arte & Cultura, Eventi, Luoghi

Paolo Galetto in mostra: l’Egeo arriva nelle Langhe

Si intitola Cicladi a/r la nuova mostra di Paolo Galetto allestita dall’artista nella chiesa dei SS. Giacomo e Cristoforo. A Santo Stefano Belbo dal 21 maggio al 19 giugno 2022.

Pubblicato il

Alto contrasto Aumenta dimensione carattere Leggi il testo dell'articolo
Idea Web TV

Info

Paolo Galetto | Cicladi a/r
Da sabato 21 maggio a domenica 19 giugno 2022, negli orari di apertura della Fondazione
(tutti i giorni, dalle 10.00 alle 12.30 e dalle 14.00 alle 18.00)

Inaugurazione: sabato 21 maggio 2019, ore 17.30

Chiesa SS. Giacomo e Cristoforo, Santo Stefano Belbo
Piazza Luigi Ciriotti, 1 (già Piazza Confraternita)

Condividi

Paolo Galetto torna a Santo Stefano Belbo dal 21 maggio al 19 giugno con Cicladi a/r, una mostra in anteprima nella ex chiesa medievale dei SS. Giacomo e Cristoforo.

L’esposizione è organizzata in collaborazione con la Fondazione Cesare Pavese, con la quale era già stata ideata l’immagine guida per il 70° anniversario della morte di Cesare Pavese.

Cicladi a/r nasce da un viaggio nell’arcipelago greco che Paolo Galetto fece nel 2019.
Trentuno acquerelli e tre grandi formati su lino trasportano nell’ultimo paese delle Langhe le atmosfere dell’Egeo.
Si apre così un dialogo senza tempo tra arte, Natura e letteratura all’insegna del Mito.

La mostra di Paolo Galetto è un viaggio nelle Cicladi, alla ricerca del segno e della parola. Il segno dell’arte di Paolo, elegante raffinata e bambina, e la parola della scrittura di Andrea Dusio, che guida in questo arcipelago. La Grecia è anche il luogo del Mito pavesiano che attraverso un dialogo diretto con la Natura e il paesaggio, rivela il passaggio, il guado che porta l’uomo di fronte alla propria verità. La mostra di Paolo Galetto è questo: segno, parola, eleganza, fanciullezza, Natura: Verità.

Pierluigi Vaccaneo – Direttore della Fondazione Cesare Pavese

Nel settembre del 2019 Paolo Galetto ha compiuto un viaggio nelle Cicladi.
Durante quello che chiama “un viaggio d’amore” ha realizzato trentuno acquerelli e tre tele su lino davanti al paesaggio, in strada.

Il modo sintetico, anticonvenzionale, irregolare, che Galetto applica a queste opere appartiene al suo modo di procedere per urgenze, adattando il segno a allo sguardo.

Paolo Galetto

Paolo Galetto (Torino, 1962) vive e lavora tra Torino, Antibes, Nizza e Parigi.

Ha lavorato a lungo come visualizer, realizzando centinaia di storyboard per alcuni dei più importanti brand internazionali. Parallelamente ha sempre dipinto, focalizzandosi sull’utilizzo dei colori ad acqua e utilizzando come supporto la carta.

Estremamente riservato e dedito ancorché alla vita, ha atteso più di vent’anni anni per mostrare i propri lavori. La sua ricerca si è concentrata prima sul paesaggio, poi sulla figura umana, sui visi, sui corpi, sulle scarpe femminili, sui fiori.

Suoi i ritratti dedicati ai più importanti intellettuali italiani e stranieri sulla prima pagina della cultura de La Stampa e ad alcuni tra i personaggi femminili più affascinanti del nostro tempo su Vogue Italia.

Inserito dalla prestigiosa rivista Illustration now! 5 tra i 150 migliori illustratori al mondo, nel 2015 ha vinto un Leone di Bronzo ai Cannes Lions, uno dei più importanti riconoscimenti nel campo della creatività e della comunicazione.

Condividi l'articolo

Articoli correlati