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Una mostra di Vegetali Impossibili a Cuneo

La poesia dei materiali di Andrea Armagni in una mostra volta a raccontare al pubblico la sua visione di natura

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Andrea Armagni (Torino 1949), inizia la ricerca artistica nel 1968 che svolge in parallelo all’attività come pubblicitario. Noto anche per essere stato assistente di Armando Testa, nonché direttore creativo della sua linea editoriale, tra il 1964 e il 1974 ricopre il ruolo di assistente con l’incarico di direttore creativo responsabile della linea “Grafica Editoriale” e, nei dieci anni di collaborazione, egli lavora sui brand: Angelini, Carpano, Cinzano, Ferrero, Lavazza, Perugina, Philco.
L’esperienza nel settore del packaging ha stimolato in lui il desiderio di collezionare e, negli anni, ha acquisito un nucleo di manifesti rari e originali del Novecento, una sezione di sculture africane, una raccolta simpatica di oggetti di latta e, naturalmente, un insieme di volumi ed edizioni d’arte fuori catalogo.
Creare e collezionare sono, dunque, due attitudini che s’intrecciano continuamente nella vita di Armagni e restano alla base anche delle sue creazioni, dapprima su carta, con interventi pittorici e a smalto, poi gli sperimentali collage includendo la fotografia e, infine, dal 1993 si affaccia la scultura che è ormai uno dei linguaggi espressivi favoriti.
A tempo non perso ma calcolato su scelte molto personali, si dedica a editare una rivista d’arte “KKA – Kalòs Kai Agathòs”, a partire dal 1997 fino ad oggi, che rappresenta un atto d’amore su ciò che è bello e buono nell’arte ma non solo.

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Dal 2 al 31 luglio la Fondazione Peano di Cuneo ospita la mostra “Vegetali impossibili” di Andrea Armagni e curata da Ivana Mulatero.

L’esposizione fa parte della rassegna provinciale grandArte 2022 – HELP – Humanity, Ecology, Liberty, Politics ed è visitabile dal giovedì alla domenica dalle 16 alle 19. L’ ingresso libero e gratuito.

DI COSA SI TRATTA

“Vegetali impossibili” è una raccolta illustrata di vita vegetale spontaneamente creativa e ironica.
Le sculture diversamente assemblate, prediligono il vetro e un verticalismo apparentemente insabile, leggero e poetico.


La mostra si trova nella sala Ipogea della Fondazione Peano ed è composta da una fitta “boscaglia” di circa una ventina di opere tridimensionali. Queste sono accompagnate da bozzetti inediti e un wall paper a segmenti cartacei, che si ispirano alla figura ell’albero.


Frammenti, materie naturali come tronchi, rami, foglie di magnolia e spine di rosa, sono esibiti per entrare in un reciproco scambio osmotico con le carte di vario spessore, i filtri del vino moscato, i cocci in vetro di vecchie bottiglie e i cilindri in acciaio di fotocopiatrice, i plexiglass e le travi dei sottotetti.


Cos’è la scultura per Andrea Armagni?
«Rappresenta l’avventura artistica di un uomo di fronte alla forma. Non propone modelli rigidi e limitati da applicare all’arte, bensì un esempio vivente di come “incontrarci” di fronte alla creatività e al mistero».

Andrea Armagni


Una rassegna avvincente che dischiude lo sguardo su una natura immaginata, imitata, ironizzata e ibridata.

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