Alba, tra tartufi e grandi vini

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Dal formaggio alle nocciole, dal vino al cioccolato, ad Alba si possono gustare un’infinità di prodotti tipici, anche se il tartufo bianco è forse il tratto identitario enogastronomico più forte della città.

Adagiata nello splendido scenario naturale delle Langhe, di cui è la capitale storica ed economica, Alba è una città ricca di cultura, storia e tradizioni. È l’antica Alba Pompeia, dalle origini sicuramente preromane, ricca di reperti archeologici e testimonianze del suo glorioso passato. La città si conferma come un polo industriale di livello europeo con la presenza di diverse aziende tessili e alimentari.

Il 31 ottobre 2017 Alba è stata riconosciuta dall’UNESCO come città creativa per la gastronomia. Il prodotto principale e più noto è senza dubbio il tartufo bianco da gustare in piatti come i tajarin (le tagliatelle piemontesi), l’uovo e la fonduta.

Il Tuber magnatum pico

Il tartufo bianco è un fungo sotterraneo, non coltivabile, che vive in simbiosi micorrizzica con determinate piante arboreee (quercia, salice, pioppo,…). Può essere di svariate forme, da globosa a piatta, ed è costituito da una parete esterna che può variare dal bianco latte al giallo ocra con una polpa interna chiara solcata da venature marroni. Il profumo è caratteristico e unico. Il ventaglio aromatico ha note che possono ricordare l’aglio, il fungo e il miele. Di tartufi ne esistono moltissime specie, ma quello bianco che si trova nelle Langhe e nel Monferrato e in poche altre aree italiane, rappresenta la specie più pregiata e quella che può raggiungere le dimensioni maggiori. La raccolta si effettua da metà settembre a fine dicembre ed è a cominciare da ottobre che raggiunge la massima maturazione. Per gustarne a pieno l’aroma, dovrebbe essere consumato il prima possibile.

Il pregiatissimo Tuber magnatum Pico viene celebrato in autunno con la Fiera Internazionale del Tartufo bianco d’Alba che quest’anno si svolgerà dal 5 ottobre al 24 novembre.

L’enogastronomia

Tra i piatti tipici da gustare in città ci sono sicuramente la carne all’albese ( carpaccio di carne cruda condita con limone, olio extravergine e scaglie di Parmigiano), il brasato al Barolo e il vitello tonnato. Anche l’industria dolciaria ha un peso rilevante e non a caso qui ha sede la Ferrero.

carne all’albese

Alba è piena di ottimi posti dove mangiare. Solo in città sono presenti due ristoranti stellati: Piazza Duomo di Enrico Crippa (tre stelle Michelin) e il Ristorante Larossa di Andrea Larossa (una stella Michelin).

Di sicura importanza è il mercato enologico, la città infatti è circondata da vigneti dai quali nascono alcuni tra i vini più conosciuti e pregiati d’Italia che vengono celebrati in primavera con la manifestazione Vinum.

I vini rappresentano una delle espressioni più alte e più note del territorio, ai primi posti in Italia per numero di Docg e Doc per superficie vitata a dominazione d’origine, tra cui Barolo, Barbaresco,, Barbera d’Alba, Nebbiolo d’Alba, Langhe.

La qualità dei vini nasce nei vigneti e dall’esperienza di viticoltori che continuano a produrre nel rispetto della tradizione, pur con un occhio di riguardo alle nuove tendenze. Tra le cantine che hanno sede hanno sede nella capitale delle Langhe ci sono Ceretto e Pio Cesare, garanzie di qualità nel panorama enologico.

Da non dimenticare la Nocciola del Piemonte o Nocciola Piemonte Igp, universalmente conosciuta come la migliore al mondo, frutto della cultivar di nocciola Tonda Gentile delle Langhe dell’area di riferimento di Alba. Il prodotto finale che ne deriva è rappresentato dalle nocciole sgusciate o dai prodotti dolciari come il giunduja, la torta di nocciole, la crema di nocciole, il torrone, dolce di antichissima tradizione tipico proprio di questa zona.

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