È a Bra che si trova la sede della cantina Ascheri, i cui quaranta ettari vitati sono invece suddivisi principalmente tra i comuni di Serralunga d’Alba, Verduno, La Morra (da cui si ricavano in prevalenza le uve destinate a Barolo, Barbera d’Alba e Dolcetto d’Alba) oltre a Bra.
Nate all’inizio del XIX secolo, le Cantine Ascheri Giacomo hanno la loro origine in La Morra dove tuttora esiste una località denominata “Ascheri”. L’azienda ha avviato l’attività vitivinicola producendo esclusivamente vini sfusi e divenendo presto anche nota per il “metodo Ascheri” che portò una notevole innovazione nei sistemi di palizzatura della vite. Fino ad allora si usavano solo supporti in legno, mentre questo nuovo metodo prevedeva per primo l’utilizzo del filo di ferro, che ancora oggi rappresenta un materiale insostituibile per la creazione di un vigneto.
Impegnata da sempre nell’introdurre continue innovazioni, sia tra i filari che in cantina, l’azienda, nonostante con il tempo sia cresciuta e si sia ampliata, conserva un carattere prettamente familiare e viene attualmente condotta da Matteo Ascheri.
Matteo, oltre a imprenditore vitivinicolo, dallo scorso anno è il nuovo presidente del Consorzio di tutela del Barolo Barbaresco Alba Langhe e Dogliani. Classe 1962, una laurea in Economia e Commercio, guida un Consorzio con oltre 500 aziende vitivinicole associate che rappresentano 10 mila ettari di vigneti in Langa e Roero e 65 milioni di bottiglie. Ascheri, già vicepresidente del Consorzio dal 1992 al 1994, in passato ha ricoperto numerosi incarichi istituzionali e resterà in carica fino alla primavera del 2021.
Dalla vigna alla vinificazione, la scelta di Ascheri è di limitare al massimo l’uso della tecnologia. Le uve, gestite secondo i principi dell’agricoltura sostenibile, vengono lavorate con lo scopo di esaltarne al massimo le caratteristiche intrinseche e anche l’uso del legno in fase di affinamento diventa funzionale alla valorizzazione del vigneto e del vitigno, dai quali viene ottenuta un’espressione fedele e aderente al massimo al terroir di appartenenza. La cantina infatti è stata creata come un luogo dove proteggere e conservare quello che il vigneto produce senza stravolgerne le caratteristiche.
Oltre all’azienda vitivinicola, la famiglia Ascheri possiede un albergo 4 stelle situato proprio sopra la cantina, e l’Osteria Muri vecchi, luogo di incontro che valorizza la cucina del territorio e il vino intesi come elementi di convivialità, di cultura e di socialità.
