Un viaggio lungo 5 sensi: L’OLFATTO

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Il mese di maggio è il periodo ideale per respirare a pieni polmoni la natura che si risveglia e la provincia di Cuneo si trasforma in un tripudio di fiori e frutti colorati e profumatissimi.

Il tema del viaggio attraverso la multisensorialità continua in questo secondo numero del magazine di IDEA Tourism. Dopo il gusto, il protagonista è un senso a cui il precedente è strettamente legato: l’OLFATTO. Nel cervello infatti i sistemi olfattivo e gustativo sono integrati e un segnale di una parte, attiva anche l’altra.

L’olfatto influisce sul gusto…

L’olfatto è il più “diretto” dei cinque sensi e influisce sul gusto. Il merito va a due processi chiamati “olfatto orto-nasale” e “olfatto retro-nasale” che trasformano il segnale olfattivo in gustativo, arricchendo la nostra percezione dei sapori. Quando annusiamo il profumo di un buon piatto, la percezione degli stimoli odorosi è ottenuta attraverso l’interazione tra il naso, le cellule che hanno l’incarico di trasportarli e il cervello, che “legge” questi stimoli e li trasforma in percezione. Le molecole odorose arrivano alla cavità nasale e sono catturate dalla mucosa, che contiene i recettori. Si tratta di circa 5 milioni di cellule piene di “ciglia”, che una volta a contatto con le molecole odorose, trasmettono un segnale a una zona specifica del nostro cervello, tramite il nervo olfattivo. Il contatto diretto tra naso e cervello, spiega come mai un semplice odore può emozionarci. Per esempio perché, anche a occhi chiusi, lo leghiamo a determinate esperienze o persone. 

L’olfatto è il più antico e potente dei nostri sensi, custode delle nostre memorie più arcaiche e capace di guidarci in ogni momento. Tutto passa attraverso l’olfatto: emozioni, ricordi ed eccitazioni.

La memoria olfattiva si è sviluppata nel corso di migliaia di anni per ragioni legate alla sopravvivenza della specie e all’articolazione dei linguaggi primitivi. I nostri antenati erano soliti annusare un cibo per capire se era o meno commestibile e ciò avviene anche per molti animali. Con l’evoluzione della comunicazione verbale, sonora e visuale, la memoria olfattiva è stata utilizzata in modo sempre più sporadico dagli esseri umani. Nonostante ciò, è sopravvissuta e rappresenta oggi un’affascinante frontiera per l’industria dei profumi e per l’arte, in quanto collegamento tra esperienze olfattive e cervello.

Un territorio da odorare

Attraverso i profumi è possibile conoscere profondamente e comprendere carattere e segreti di una città. In questo numero, oltre ai luoghi, saranno raccontati gli aromi dei vini, i profumi della cucina, i sentori della natura che si risveglia, le storie di personaggi che hanno avuto “fiuto” e sono riusciti grazie alla loro caparbietà a farsi conoscere e a portare le eccellenze del territorio nell’Italia e nel mondo.

Un numero che vi farà guardare al di là del vostro naso.

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L'olfatto