La Lavanda nelle valli piemontesi

Torna al magazine

Tutti gli articoli

Alto contrasto Aumenta dimensione carattere Leggi il testo dell'articolo

A Demonte, nella valle Stura, e ad Andonno, tra le Alpi Marittime e la Val di Gesso, in questo periodo si possono ammirare splendidi panorami dipinti di viola.  

Come la Provenza, anche l’Italia ha i suoi bellissimi campi di lavanda da visitare tra fine giugno e luglio, nel periodo di massima fioritura. Questa pianta profumata cresce spontaneamente su Alpi e Appennini quindi non è difficile trovarla facendo trekking in montagna.

Demonte

Tra i territori che accolgono campi di lavanda in Piemonte, la Valle Stura è di certo uno dei più suggestivi. In particolare a Demonte, piccolo comune di 2000 cittadini in provincia di Cuneo, fin dai primi del Novecento questo fiore costituisce un’importantissima risorsa economica.

Tra la metà dell’Ottocento e l’inizio del Novecento infatti, i numerosi campi di “izòp” (come viene chiamata la lavanda in occitano) caratterizzavano il territorio delle valli e la sua raccolta veniva principalmente sfruttata per scopi farmaceutici, rappresentando una fonte di guadagno per i suoi abitanti.

Oggi, verso la fine della primavera, a Demonte si possono ammirare i campi blu di questa pianta che cresce spontanea e attualmente viene ancora utilizzata per la realizzazione di pregiatissimi olii essenziali.

In questo paesino di montagna si trova ancora l’antica distilleria Rocchia,  famosa proprio per la produzione di olio essenziale ottenuto mediante un preciso processo di distillazione che utilizza l’iniezione diretta del vapore.

Per poter ammirare la distesa di lavanda bisogna prendere la statale 21 e fermarsi al chilometro 16.

Andonno

A fine luglio si celebra ad Andonno, tra le Alpi Marittime e la Val di Gesso, la festa “Ai témp d’l’izòp” (ai tempi della lavanda), organizzata a cura del Gruppo culturale Tabás in collaborazione con l’Ecomuseo della Segale di Valdieri.

Erba curativa dalle proprietà rinfrescanti e profumanti, la lavanda è stata per secoli protagonista della storia locale e vive tuttora nei ricordi degli abitanti di Andonno che le rendono omaggio attraverso rappresentazioni della raccolta e del processo di distillazione, passeggiate enogastronomiche e folklore in un fine settimana dedicato alle tradizioni locali, ai mestieri di un tempo e alla solidarietà.

Condividi l'articolo