Ma anche per la Barbera, la Bonarda e la varietà locale del Brachetto. Accanto alla dedizione per la terra, per la vite, il pesco, che su queste colline fiorisce rigoglioso; quindi le «pere Madernassa», che devono il loro nome alla frazione vicino a Vezza d’Alba, senza però dimenticare le fragole di Sommariva Perno e Baldissero.

Tracciamo di questo Roero, partendo da Bra, un itinerario goloso, che metta in evidenza il fascino del paesaggio e i resti della storia.

Prima tappa obbligatoria Santa Vittoria d’Alba, conosciuta per i resti delle poderose mura del castello e per l’alta torre quadrata. Valgono anche una sosta, la parrocchiale Assunta, la chiesa di Santa Vittoria, abbattuta nel ‘700 e la chiesa di San Francesco con preziosi affreschi risalenti al ‘400 del pittore Canavesio. Poco oltre, Monticello che nel passato è stata possesso del vescovo d’Asti, e più volte oggetto di contesa. Arrampicandosi fra vigneti, casolari e un paesaggio in parte anche boscoso, si giunge dinnanzi al Castello: una singolare costruzione con due torri a tutta altezza che passò verso la fine del ‘700 in mano ai Roero, tuttora proprietari. Molto bella poi, l’antica cappella di San Ponzio, che reca sulla facciata la data dei lavori eguiti dal conte Manfredo Roero. Oggi la cappella conserva affreschi di notevole valore risalenti al 1200. Sommariva Perno, invece, è un borgo antico ricco artisticamente per merito della chiesa parrocchiale dello Spirito Santo, e del castello, acquistato nel 1857 da Vittorio Emanuele II e trasformato in residenza di caccia e dimora della moglie morganatica Rosa Vercellana, contessa di Mirafiori.
Castello di Santa Vittoria Castello di Monticello Sommariva Perno
Scendendo verso Alba sul lato di levante troviamo Baldissero d’Alba che conserva il vecchio castello con le sue torri e torricelle merlate. Il nostro itinerario continua verso i paesi di Corneliano e Piobesi d’Alba sviluppatesi in epoca medioevale per merito dei collegamenti con Alba. Nel primo centro troviamo i resti dei muraglioni di sostegno dell’antico castello e la torre dacagonale, la chiesa di san Bernardino, mentre a Piobesi, rilevante è la chiesa di San Rocco e quella di Santa Maria in frazione Bricco. A breve distanza lungo la direttiva per Canale troviamo Vezza d’Alba conosciuta per la rinomata chiesa della Madonna dei Boschi. Salendo verso Torino incontriamo Canale conosciuta per la sua pregiatissima pesca. Una salita conduce a Montà dominata dal antico castello, circondato da un vecchio parco. Merita una visita il Santuario dei Piloni ai confini con Santo Stefano Roero, ridente cittadina. A completamento dell’itinerario, troviamo Monteu Roero e Montaldo Roero. Il primo, antico paese si trova collocato esattamente fra le parte alta e bassa del territorio comunale, che sono differenti tra loro per terreni e colture. A metà settembre in questo centro viene organizzata la sagra della castagna. A circa 5 km da Monteu si trova Montaldo Roero, feudo medioevale che dell’antico castello conserva la possente e cilindrica torre alta più di trenta metri. Castellinaldo e Castagnito sono invece i paesi che incontriamo sulla strada che da Borbore porta verso la confinante provincia astigiana. Castellinaldo arroccato su un colle impervio vede alla sua sommità svettare il castello che fu dei Malabaila. Anche qui la parola d’ordine è vini dall’Arneis alla Favorita, affiancati alla produzione di classici neri. A Castagnito, invece, meritano una sosta le chiese di San Giovanni e San Bernardo. Sulla strada per Asti, girando lo sguardo verso le colline si scorgono una serie di paesi: Guarene, Magliano Alfieri e poco oltre Govone. Verso l’interno Priocca. Sorprendersi la sera, immersa in un silenzio di luci a rimirare il paesaggio è un’esperienza irrinunciabile, per un occhio che non si stanca di osservare.
Guarene Canale Monteu Roero