La Valle Maira

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È una delle valli più incontaminate. Parte da Dronero, con il suo leggendario ponte del diavolo, e risale sino a Roccabruna, comune di ben 93 frazioni, San Damiano Macra, Celle Macra, Stroppo e poi Elva con la sua conca verde e una parrocchiale che ospita i bellissimi affreschi di Hans Clemer, il maestro d’Elva.

Per esplorarla partiamo da Busca che racchiude nel suo abitato la seicentesca chiesa della Trinità, le due opere del Gallo, Maria Ausiliatrice e la santissima Annunziata. Poi più in su, Villar San Costanzo con i resti dell’antica abbazia ora inglobati nella parrocchiale di San Pietro. Ma l’aspetto più caratteristico sono senza dubbio i «Ciciu del Villar». A tre chilometri incontriamo Dronero caratteristica per lo scavo profondo del torrente Maira, attraversato da un ponte chiamato del diavolo. Poco distante, una deviazione conduce a Roccabruna, caratteristica per le sue 93 frazioni disseminate nel verde, mentre continuando il percorso si può ammirare il castello di Cartignano. E poi, ancora, in questo instancabile itinerario San Damiano Macra, Pagliero e Paglieres, oppure continuando sulla strada principale Lottuolo. Di qui molte le escursioni possibili: Albaretto, Celle e la tranquilla Castellaro.

Ripresa la statale è d’obbligo una fermata a Stoppo, del monte Nebin.

Per il vallone di Elva, si lascia la strada statale poco prima di ponte Marmora. Qui si staglia Elva, dove merita una visita la parrocchiale Santa Maria Assunta, un vero gioiello d’arte per merito del campanile romanico, del portale, delle sculture, degli affreschi sulla vita del Cristo attribuiti ad Hans Clemer.

Vallone Elva

Da Ponte Marmora poi, diparte anche un’altra strada che invita alla scoperta del borgo Marmora con la parrocchiale romanica e affreschi quattrocenteschi, e a Canosio a quota 1254 metri. Infinite le possibilità di escursioni: Col d’Esischie, Colle del Mulo e Colle Preit. La strada statale però, inoltra i visitatori a Prazzo, dai monumenti rilevanti di età quattrocentesca, mentre più in alto si staglia Chersogno. Risalendo verso quota 1220, si incontra Acceglio, famoso centro calvinista che possiede una chiesa, un convento e dà origine a un formaggio fresco, di piccolo formato, prodotto con latte di vacca negli alpeggi. Proseguendo oltre si approda a Villar, a Ponte Maira, a Saretto, a Chiappera, ai piedi della sagoma della Rocca provenzale. E ora per le auto non c’è più strada, si deve proseguire a piedi, magari sino al monte Chambeyron, oppure verso i colli Maurin, Marinet, Gippiera, Nubiera, Sautron, Munie che invitano alle valli francesi dell’Ubaye e dell’Ubayette.

Borgo Marmora

Una piccola riserva visitabile anche in bicicletta, specialmente lungo l’antico alveo abbandonato del torrente Faussimagna dopo Morra del Villar, alla scoperta dei resti della storia geologica che ha determinato la formazione di questi particolari fenomeni. La riserva è dotata anche di un percorso turistico visitabile in mezz’ora che consente di osservare le principali colonne di erosione. Particolarmente interessante anche l’itinerario ginnico attrezzato che parte sul lato destro dell’imbocco del sentiero turistico, dotato di sedici stazioni con attrezzi.

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