La Valle Stura

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Fondamentale via di comunicazione fra Italia e Francia attraverso il colle della Maddalena, la valle era anticamente una delle principali  “vie del sale”, per secoli e secoli una merce assai rara e di grande importanza e valore.

La Valle Stura si estende partendo da Borgo verso Gaiola, passando per  Roccasparvera e proseguendo verso Rittana dove sorge maestoso, il santuario di San Mario. Da Gaiola poi, anch’essa sormontata dai resti di un antico castello, si può salire  a Valloriate, frazionata in ben 41 borgate. Poco prima invece si incontra il bivio per Moiola sviluppata attorno alle poche rovine di un monastero benedettino.

Questa valle, compresa in parte nel Parco delle Alpi Marittime, è ideale per chi ama le escursioni in montagna, le attività sportive come l’alpinismo e l’arrampicata sportiva: sono infinite le possibilità di scelta sia lungo l’asse principale della valle, sia nei valloni laterali dell’Arma, di Bagni di Vinadio e di Sant’Anna. A Festiona di Demonte e a Gaiola è possibile praticare pesca, canoa, kayak, rafting, mentre chi ama gli sport invernali può dedicarsi allo sci nordico sulla pista omologata di Festiona oppure alla discesa sulle piste di Argentera.

Un’escursione interessante può essere la cappella dell’Incoronata sulle rocce della costa della Rovere, da cui si gode un bellissimo belvedere, e ancora a pochi chilometri, a quota 730, c’è Demonte.  La valle si presenta quasi pianeggiante anche se continuando verso Vinadio lo scenario diventa più austero. Proseguendo ancora a quota 2351 metri incontriamo il colle della Lombarda. Da Strepeis è possibile intraprendere escursioni tra cui quella a San Bernolfo, villaggio di tipica architettura alpina con case di legno e tetti in paglia, una gita al rifugio Migliero, punto di partenza per le cime Tenibre e Delcorborant. Proprio quassù, dove oltre all’alpinismo è molto praticato lo sci di fondo.

Per chi ama invece esplorare paesini, Sambuco ospita una chiesa del tredicesimo secolo ed un campanile del XIV,  mentre a Pietraporzio merita una visita la stretta delle barricate con altissime pareti verticali tagliate nella roccia per permettere il passaggio della strada.

Per gli appassioni delle escursioni poco frequentate è consigliabile il Vallone della Valletta un vero paradiso dove è possibile incontrare branchi di camosci al pascolo. Punto di partenza il comune di Aisone, da cui scendere e oltrepassare il fiume Stura per poi collegarsi all’antica ferrata sulla riva destra del fiume da dove una strada forestale riporta verso il bosco di latifoglie sino alle Grande del Pinet.

Inaugurato nel 1990, il giardino botanico alpino Valderia è una ricostruzione molto simile dei diversi ambienti vegetali presenti nel parco. È suddiviso in zone singole contraddistinte da un pannello in legno che ne descrive le caratteristiche.

Il fascino della valle è racchiuso nella natura intatta, nella complessa rete di sentieri, mulattiere e strade militari e nelle case in pietra costruite in modo da resistere al passare del tempo.

In bassa valle i tetti sono in lose, mentre più in alto venivano realizzati in paglia o scandole di legno. Esempi tipici sono le borgate di San Bernolfo, Ferriere e Neraissa.

Altre curiosità degne di nota sono le terme sulfuree nel vallone di Bagni di Vinadio, l’imponente e ottocentesco forte albertino di Vinadio, uno dei più significativi esempi di architettura militare dell’arco alpino, sede di interessanti mostre, il santuario di Sant’Anna (quota 2.010 metri, il più alto d’Europa) situato in testa all’omonimo vallone che porta al colle della Lombarda (2.351 metri), e l’Ecomuseo della pastorizia (in frazione Pontebernardo di Pietraporzio) che celebra la pecora sambucana, rinomata per la carne saporita e simbolo della valle.

Il santuario di Sant’Anna

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