L’aspetto montuoso della Granda

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Dal punto di vista geografico la provincia di Cuneo si presenta con la forma di un rettangolo con gli angoli smussati e occupa la parte sud occidentale del Piemonte.

Con i suoi 6.903 Kmq di superficie è una delle più vaste d’Italia e deve proprio all’estensione del suo territorio il soprannome di «Provincia Granda» con cui è tradizionalmente conosciuta e di cui gli abitanti vanno fieri.

Il suo aspetto è prevalentemente montuoso: le montagne occupano infatti più delle metà della sua superficie. I rilievi maggiori sono collocati al confine sud occidentale e scendono ad occupare gran parte del territorio fino alla pianura. La catena alpina che la circonda da due lati è lunga più di 150 km e larga mediamente 40 km. Il resto del territorio provinciale è diviso in parti sostanzialmente uguali fra la collina, un’altra delle ricchezze paesaggistiche ed economiche della Granda, e la pianura. 

La parte collinare è evidenziata soprattutto nelle alture delle Langhe e del Roero diventate giustamente celebri, perché su di esse si producono alcuni dei più grandi vini italiani.

La montagna cuneese comprende la parte occidentale delle Alpi Liguri, dal Colle di Cadibona al Colle di Tenda, le Alpi Marittime, che si spingono fino al Colle della Maddalena, le Alpi Cozie, che giungono al Colle delle Traversette, nel gruppo del Monviso. Le cime più significative sono il Monviso, che con i suoi 3.841 metri e la sua forma di elegante e massiccia piramide domina tutta la pianura, il Marguareis, l’Argentera, il Clapier, il Pelvo d’Elva, il Salza. Il più importante è sicuramente il Monviso, montagna elegante e maestosa, citata già di Virgilio nell’Eneide, da Dante, da Geoffrey Chaucer, attraversata forse da Annibale nella sua discesa in Italia durante la seconda guerra punica, scalato per la prima volta all’inglese William Mathews nel 1861. Fra le curiosità di questa montagna inconfondibile, il Buco di Viso, una galIeria lunga 75 metri e larga 2 che mette in comunicazione l’Italia con la Francia a 2882 metri di quota, la cui costruzione si deve al Marchese di Saluzzo Ludovico Il nel 1480. É stato recentemente riaperto e rappresenta una straordinaria testimonianza del passato. 

Il Monviso

Le vallate alpine costituiscono un ‘altra importante caratteristica della provincia di Cuneo. Spesso collegate con passi o valichi alla Francia e alla Liguria, sono un patrimonio importante non solo per il turismo, ma anche per la conservazione della cultura antica che è ancora saldamente radicata nelle abitudini e nelle tradizioni, oltre che nella lingua, delle popolazioni. 

Partendo da sud e andando verso nord troviamo la Valle Tanaro, le vallate che confluiscono su Mondovì (Mongia, Casotto, Corsaglia, Ellero e Pesio e Colla), quelle che scendono su Cuneo (Vermenagna, Gesso e Stura), poi le valli Grana, Maira, Varaita e Po.

 La montagna si estende su più della metà del territorio provinciale; il resto è occupato dalla pianura alluvionale formata dal deposito dei detriti dei moltissimi fiumi che hanno scavato i fianchi dei monti e riempito, col passare dei millenni, il mare che si incuneava profondamente nell’Italia del nord dove oggi c’è la Pianura Padana. La pianura fertile e ricca che si apre nella parte centro settentrionale della provincia, fra i fiumi Tanaro e Po, è oggi una delle ricchezze del Cuneese, perché l’agricoltura ha potuto svilupparsi e dare vita a coltivazioni di pregio ed a rinomati allevamenti di bestiame. La pianura cuneese è chiusa a nord da un sistema collinare che prende il nome di Langhe e che ha nella città di Alba il centro geografico e la capitale economica. 

Alba

Le colline hanno un’altezza media di 600 metri e un andamento molto irregolare. Un altro complesso collinare di dimensioni più ridotte, ma altrettanto importante per la viticoltura, è quello del Roero sulla sponda sinistra del Tanaro. ln provincia di Cuneo nasce il Po che con i suoi 652 km è il più lungo fiume d’Italia. Prende avvio da una serie di polle e sorgenti a Pian del Re, a 2020 metri di quota, sul versante nord orientale del Monviso, Il secondo fiume è il Tanaro che può essere considerato il più importante della Granda, visto che il Po scorre per un tratto piuttosto breve e non molto significativo in provincia di Cuneo. Il Tanaro invece, con i suoi 276 km di corso, è quasi interamente cuneese. Nasce dalle Alpi Marittime e si getta nel Po verso Alessandria dopo aver ricevuto numerosi affluenti fra cui Bormida, Ellero, Pesio, Stura di Demonte. 

Il fiume Tanaro

La Granda, suddivisa com’è fra montagna, collina e pianura, presenta diversi ambienti, con paesaggi e climi molto differenti. Prevale nella zona un clima alpino, con inverni rigidi ed estati brevi e fresche. Precipitazioni a carattere piovoso prevalentemente in primavera e autunno, mentre d’inverno sono frequenti le nevicate. La pianura ha invece un clima più continentale, con estati calde e torride, alte temperature, precipitazioni improvvise e violente sotto forma di temporali. Le temperature invernali invece sono rigide, con comparsa di neve e gelo; non infrequente anche il fenomeno delle nebbia soprattutto nella parte nord orientale della provincia. La zona collinare ha un clima a metà strada fra quello alpino e quello della pianura; le estati sono comunque più fresche della zona pianeggiante.

La flora e la fauna più diffuse sono ovviamente quelle dell’ambiente alpino. Boschi di castagno e di quercia si trovano in abbondanza fino a 1000 metri di altitudine, accompagnati da roveri, cerri, ginestre e da una flora minore composta da viole, ranuncoli, campanule. A quote superiori boschi di faggio, betulla, frassino, olmo, con ginepro, rododendro, mirtillo e felci. Salendo ancora si incontra la tipica flora montana, con ampi boschi di abete bianco e rosso, pino e larice. Fra i fiori l’aquilegia, la stella alpina, i gigli, le artemisie e la rarissima Saxifraga Florulenta che fiorisce una sola volta nella sua vita vegetativa che dura 20 anni. Anche la fauna è tipica dell’ambiente alpino con cinghiali, tassi, lepri, scoiattoli, volpi, gufi, camosci, stambecchi, marmotte, ermellini, martore, galli cedroni, aquile, poiane.

Saxifraga Florulenta

La popolazione della provincia, al 30 aprile 2018, era di 587.901 abitanti. I Comuni della provincia sono 250 suddivisi in quattro grandi aree: Alba-Bra (75 comuni), Mondovì (64), Saluzzo – SaviglianoFossano (58), Cuneo (53). Le città più popolose sono nell’ordine: Cuneo (587.901), Alba (31.453), Bra (29.604), Fossano (24.372), Mondovì (22.511), Savigliano (21.471), Saluzzo (16.968), Borgo San Dalmazzo (12.427), Busca (10.132), Racconigi (9.958), Boves (9.802). La provincia di Cuneo non ha uno sbocco sul mare, ma sia la Liguria, con la Riviera di Ponente, sia la Francia, con la Costa Azzurra, sono facilmente raggiungibili attraverso numerosi valichi e trafori. Sono quindi sempre stati frequenti i contatti e gli scambi con queste terre, tanto che si è creata nei secoli una comunanza di idee e di interessi che è stata in grado di superare gli ostacoli rappresentati dalle montagne o dai confini politici. 

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