Le colline

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Le montagne occupano più della metà della provincia di Cuneo, il restante territorio è diviso in parti sostanzialmente uguali fra la collina, un’altra delle ricchezze paesaggistiche ed economiche della Granda, e la pianura.

La parte collinare è evidenziata soprattutto nelle alture delle Langhe, dell’Alta Langa e del Roero diventate giustamente celebri, perché su di esse si producono alcuni dei più grandi vini italiani.

Alba si raggiunge, costeggiando Roddi, il comune di Verduno, dominato dal castello, dimora settecentesca. Verso sud si arriva a La Morra, incantevole belvedere sulle sinuose colline delle Langhe. Superato il castello della Volta, si scende a Barolo nel cui maniero hanno sede l’Enoteca Regionale e il Museo del Vino, il WI MU, che propone un viaggio attraverso il vino nella storia e nell’arte, in cucina e nel cinema, nella musica e nella letteratura, nei miti universali e nelle tradizioni locali, ma anche un omaggio alla storia del castello e ai personaggi illustri che lo hanno abitato. 

La Morra
WiMu Barolo

Da Barolo si punta verso Novello e, da qui, si prosegue per Monforte d’Alba. Dopo una visita del centro storico ci si posta a Serralunga: il castello, visitabile, è uno stupendo esempio di fortezza medioevale, attorno al quale, ad anelli concentrici, si sviluppa il borgo. Ritornando verso Alba si costeggia località Fontanfredda, la tenuta che fu luogo di incontri fra Vittorio Emanuele II e la Bela Rosin. Si giunge a Grinzane Cavour, dove si può visitare il castello, che ospita all’interno, l’Enoteca Regionale, curata dall’ordine dei Cavalieri del Tartufo e dei Vini d’Alba.

Castello di Grinzane Cavour
Serralunga

Partendo da Alba, attraversata l’antica frazione Pertinace si arriva a Barbaresco, piccolo centro che dà il nome al famoso vino ed è sede dell’Enoteca Regionale, allestita nella chiesa sconsacrata di San Donato. Deviando verso Neive, delizioso centro storico sede della Bottega dei Quattro vini, si sale poi a Mango, a cavallo delle Valli Belbo e Tanaro, dominato dal seicentesco castello, che attualmente ospita l’Enoteca Regionale del Moscato. In frazione San Donato è visitabile la Casa delle memorie, museo degli archivi familiari. L’itinerario ha termine a Santo Stefano Belbo, maggior centro di produzione del moscato, patria dello scrittore Cesare Pavese di cui sono visitabili la Casa natale e il Centro Studi.

Barbaresco

Da Alba nel medioevo si diramavano antichi tracciati commerciali che univano i porti liguri con i centri della pianura piemontese, le cosiddette «Vie del sale». Da Benevello si raggiunge Borgomale, con l’imponente castello detto «delle cinque torri». Oltre il ponte di Campetto, antico crocevia e punto di sosta con il vecchio mulino e l’osteria, si devia a destra dirigendosi verso Bosia, dove si producono ottimi formaggi. Si prosegue per Cravanzana e si giunge a Torre Bormida con i suoi terrazzamenti coltivati a vite. Si scende quindi a Cortemilia, di origine romana, oggi il maggior centro di produzione della tipica nocciola Tonda gentile delle Langhe. Merita una visita Bergolo, conosciuto anche come «paese di pietra», il più piccolo dell’Alta Langa. Si prosegue in direzione di Levice per toccare Prunetto e Monesiglio, dominati dai rispettivi castelli medioevali, fino ad arrivare a Mombarcaro considerato il tetto delle Langhe per i suggestivi scorci panoramici. Oltrepassata la frazione Bragioli ci si porta sulla statale e, svoltando a destra, si raggiunge Murazzano dove si produce uno dei quattro formaggi a denominzione d’origine della provincia di Cuneo. Si prosegue per Bossolasco. Oltre il suggestivo centro storico abbellito dai roseti, è indispensabile una sosta alla chiesa gotica e al castello dei Balestrino.

Bergolo

Ritornando verso Alba si incontrano numerosi paesini caratterizzati da torri o castelli: Serravalle Langhe, Cissone, Cerreto Langhe e Albaretto Torre. Da Alba si percorre la strada statale in direzione di Asti; dopo circa 12 km si svolta a sinistra raggiungendo Govone, dominato dall’imponente castello di stile barocco, la cui facciata di levante si deve al Guarini.

Castello di Govone

Si prosegue, attraverso Priocca, per Magliano Alfieri, con la seicentesca residenza, sede di un curioso «Museo dei soffitti in gesso» e si arriva a Castellinaldo dove, nelle cantine del castello, è ospitata la Bottega del Vino. Proseguendo verso Canale si visita il Castello dei Malabaila risalente al XIII secolo e l‘Enoteca del Roero. Da Canale si giunge a Montà, impreziosita dal castello e dal santuario della Madonna dei Piloni. Da qui si procede per Santo Stefano Roero e Monteu Roero, da dove si possono ammirare interessanti scorci sulle caratteristiche rocche. Si scende a Baldissero d’Alba, sede di un antico castello, ricostruito nell’ottocento. In località Baroli, presso la Cascina Serralunga è in funzione un «Osservatorio Ornitologico».

Monteu Roero

L‘itinerario nelle terre del Roero continua toccando Ceresole d’Alba, Sommariva Perno, conosciuta per le coltivazioni di fragole e per l’interessante centro storico sovrastato dal castello neogotico, Pocapaglia con la rocca fortificata, Monticello con il castello dei Conti Roero e Corneliano d’Alba con la splendida torre a pianta decagonale.

Castello di Monticello

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