Le Valli del Monregalese

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Le valli Ellero, Mausagna, Corsaglia e Ruburent, Casotto formano le rinomate Valli Monregalesi visitabili da Villanova Mondovì le cui prime notizie storiche risalgono al 1212.

Nel quartiere Vecchio mirabili sono la ex Chiesa di S. Caterina e la ex Confraternita di S. Croce, costruita da Bernardo Vittone. Uscendo dall’abitato merita una sosta Roccaforte Mondovì e poco prima il Santuario di Santa Lucia. Sparse qua e là invece incontriamo diverse frazioni: Dho, Bertini, Pieve di S. Maurizio, Prea e Sant’Anna. Appartiene poi, a Roccaforte Mondovì la stazione termale di Lurisia, nota per le sue acque fredde radioattive, indicate per combattere gotta, uricemia, artriti, ipertensione, malattie degli occhi e dell’apparato digestivo. Poco dopo, Frabosa Sottana con la sua parrocchiale di S. Giorgio del XVI secolo, ma conosciuta soprattutto per le stazioni sciistiche  di Artesina e Prato Nevoso.

Frabosa Sottana è meta di turismo oltre che per le attività sportive anche per la chiesa di San Giovanni Battista, progettata da Francesca Gallo. Dalla Valle Corsaglia si può giungere alle Grotte di Bossea ricche di stalattiti e stalagmiti, nonché attraversate da un torrente che genera ben 5 laghi. A 796 m fa bella mostra invece, Montaldo Mondovì, mentre ritornando verso il capoluogo si incontra prima Monastero Vasco e poi il santuario di Vicoforte, meta di pellegrinaggi sin dal XVI secolo voluto da Carlo Emanuele I e famoso per la cupola ellittica più vasta al mondo tra quelle in muratura. Inoltrandosi ancora lungo la S.S. 28 si giunge a San Michele Mondovì con le graziose cappelle di S. Antonio e Sant’ Elena. Monasterolo Casotto offre invece, un intatto centro storico, mentre Roburent è sovrastata da una torre feudale e dai ruderi del castello. L’ultimo comune, degno comunque di nota è Pamparato con la chiesa di S. Biagio e l’oratorio di S. Antonio.

Grotte di Bossea

Per certi versi simili, queste vallate facenti parte delle Alpi Liguri che storicamente e geograficamente gravitano su Mondovì, si estendono per circa 35.000 ettari. Di quelle citate prima, le maggiori sono la Ellero, che si estende per 25 chilometri, e la Corsaglia, la quale si sviluppa lungo oltre 20 chilometri. Ognuna ha le proprie specificità, che contribuiscono a rendere l’insieme ancora più invitante, specie per i turisti, i quali hanno buoni motivi per soggiornare in zona tanto in inverno (basti pensare al grande comprensorio di Artesina, Pratonevoso e Frabosa Soprana e alle accoglienti stazioni minori) che in estate, dove escursionismo e attività “outdoor” la fanno da padrone (notevole l’attrattiva anche delle numerose  grotte presenti).

In alta Valle Casotto, invece, si trova l’omonimo castello, noto come residenza sabauda estiva. Sono decine le cappelle medievali affrescate e ben conservate in cui ci si imbatte girando per le vallate.

Castello di Valcasotto

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