Mondovì: la città delle mongolfiere

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Mondovì: un nome, un suono, un ricordo visibile attraverso la sua torre, il borgo antico sul colle e le bellissime, e in inverno innevate, cime.

Mondovì, considerata la città delle mongolfiere (particolari condizioni fanno di quest’area una delle migliori al mondo per il volo), oggi si specchia nella nuova funicolare messa in servizio nel 2006 e disegnata da Giugiaro che collega il rione Piazza, suggestivo balcone sulle Langhe e sulla pianura (nonché nucleo originario della città) al rione Breo, centro commerciale naturale e amministrativo che custodisce anche importanti tesori d’arte.

Cosa visitare

Piazza Maggiore

É di origine medievale, in stile gotico, circondata da portici fin dal XIII secolo. La sua importanza aumentò con il tempo e divenne la sede naturale di palazzi pubblici e privati. Questi ultimi poggiano sugli archi a sesto acuto, ma hanno facciate del Seicento e del Settecento.

Palazzo dei Bressani

Probabilmente edificato nel XIII secolo è costruito in cotto con finestre ogivali e merlato. Appartenne alla potente famiglia dei Bressani originaria di Vico.

Chiesa di San Pietro e Paolo

La chiesa è quattrocentesca, e ci lavorarono Francesco Gallo (realizzò le cappelle laterali) e Bernardo Vittone (autore della cupola). La Sagrestia conserva la «Strage degli Innocenti» del Moncalvo e la facciata ospita il Moro che batte le ore aggiunto nel 1798.

Cattedrale di San Donato

La sua costruzione iniziò nel 1744 sulle rovine della precedente chiesa romanica di San Francesco, è l’ultima opera dell’architetto Francesco Gallo. La chiesa venne terminata con l’intervento di Benedetto Alfieri e di Nicolis di Robilant, mentre l’interno, a tre navate, venne affrescato tra il 1850 e il 1860 da artistiquali il Morgari e il Gonin.

Chiesa di San Francesco Saverio o della Missione

La struttura, su disegno di Giovenale Boetto, fu iniziata nel 1655, ma solamente nel 1733 venne completata. Sorge sul lato sud della piazza Maggiore ed è un inserto barocco tra edifici medievali. L’interno, a una sola navata, è arricchito da colonne, cornici e soprattutto dagli affreschi di Andrea Pozzo eseguiti tra il 1775 e il 1777. Uno spettacolo ineguagliabile, la volta della chiesa che affascina il visitatore con una fusione di immagini, architettura reale e illusiva. Opera del Pozzo è anche la rara macchina d’altare lignea e la balaustra esterna.

Palazzo degli uffici giudiziari
Anticamente era il collegio dei Gesuiti edificato nel 1713 su progetto di padre Antonio Folletti di Barolo e di Francesco Gallo. L’esterno è monumentale, ha un atrio importante ed una scalinata molto luminosa.

Chiesa di San Giuseppe dei Carmelitani o della Misericordia
Sorge in via Vico ed è opera dell’architetto monregalese Francesco Gallo. Eretta nel 1708, il suo interno, tutto proiettato verso l’alto, custodisce ricchi altari e numerosi affreschi.

Giardini del belvedere

Vale la pena la visita dei giardini che si affacciano su Via Gallo dai quali si può godere una splendida vista delle Alpi Marittime, del Monviso e delle Langhe. La Torre Civica del 1 100 li domina dall’alto dei suoi 29 metri.

Santa Croce
La cappella esisteva già nel XIII secolo; al suo interno conserva un notevole ciclo di affreschi medievali.

Vescovado
Si trova su Piazza Maggiore ed è l’edificio che ospitò l’Università nel 1500. Al suo interno sono custoditi preziosi arazzi fiamminghi tessuti su cartoni disegnati dal Rubens nel 1618.

Sinagoga
L’edificio settecentesco si trova in via Vico. Al suo interno, uno splendido tabernacolo e un Armadio dei Rotoli.

Palazzo di città

L’edificio che sorge su piazza Maggiore risale al XV secolo. Al suo interno sono visitabili le Sale Napoleoniche.

Porta di Carassone
È l’unica porta superstite delle cinque che permettevano l’accesso a Piazza: è in stile gotico.

Chiesa di San Filippo
Anche questo edificio sacro è opera del monregalese Francesco Gallo. Edificata tra il 1734 e il 1757 ha facciata a due ordini in mattoni e un interno aulico a navata unica.

Torre di Sant’evasio
Si trova in Carassone, ha pianta quadrata e risale al 1300.

Cappella di Santa Maria delle Vigne
Anche questo edificio sorge in Carassone; le parti più antiche sono del X secolo e al suo interno si trovano affreschi quattricenteschi.

Chiesa di San Bernulfo
La chiesa, già esistente agli inizi del Trecento, si erge in Borgo Ferrone sul luogo del martirio di San Donato. Custodisce un’interessante Pala d’Altare a retablo.

Parrocchiale dell’assunta
Si trova a Mondovì Breolungi. È l’antica pieve antecedente il Mille di Santa Maria. Le tracce del X secolo si riscontrano nell’abside, la facciata è quattrocentesca, mentre l’interno e il portico custodiscono affreschi di diversi periodi.

La Cittadella

Venne costruita, su volere del duca Emanuele Filiberto di Savoia, a scapito di diversi edifici gotici e del Duomo di San Donato, in stile rinascimentale, terminato appena mezzo secolo prima. Fu, per quasi un secolo, a partire dal 1875, caserma degli Alpini; attualmente è, invece, sede della Scuola Allievi Finanzieri. Poco distante da questa, il visitatore potrà incontrare la casa del Fauzone, in stile gotico, dove nel 1842, nacque il famoso statista Giovanni Giolitti e sede del museo della ceramica.

Piazzetta G.B. Beccaria
Particolarmente suggestiva anche per merito della celebre statua del noto fisico che studiò i fenomeni elettrici nell’età di Alessandro Volta. Lì si affacciano anche il Liceo Classico e Scientifico, nonché l’Istituto Alberghiero.

Nei dintorni

Chiesa di San Fiorenzo di Bastia
A dieci chilometri dalla città, la chiesa conserva il ciclo pittorico in stile gotico più ampio del monregalese.

Le Grotte di Bossea
Situate in Val Corsaglia, a venticinque chilometri da Mondovì, visitabili dal 1 874, sono state le prime a essere aperte al pubblico in tutta la penisola. Il percorso al loro interno è di circa due chilometri ed è molto suggestivo per le caverne profonde e i numerosi laghi sotterranei. Nella Grande Sala del Tempio è custodito lo scheletro dell’Ursus Spelaevs.

Mondovì è ricca di attività industriali e artigianali, specialmente nel settore della ceramica, nel quale la città si è specializzata fin dall’800.

Da non perdere il caratteristico carnevale, con le maschere tipiche del Moro e della Bela Monregaleisa. Accanto ai piatti di ceramica dipinti a mano, sono molte le specialità culinarie da assaggiare, che a Mondovì uniscono la tradizione piemontese con quella ligure, sorseggiando il Dolcetto Doc delle Langhe Monregalesi. Ai più golosi non potranno sfuggire le Risole, i Monregalesi al Rhum e le caramelle al ribes.

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