Oggi la Granda è economicamente florida. Le sue industrie si sono sviluppate e sono arrivate ad occupare un posto di assoluto rilievo in campo nazionale e internazionale.
Industrie come Ferrero, Miroglio, Merlo, Alstom, Mondo e tantissime altre, hanno conquistato importanti mercati a livello mondiale ma sono molti i marchi che in tutti i settori sono riusciti ad emergere.
Molto importante risulta anche l’artigianato, che è cresciuto qualificandosi sempre meglio per la validità dei prodotti presentati sul mercato. Il settore forse più prestigioso è quello del mobile d’arte nel Saluzzese. Parallelamente a quello industriale ed artigianale, si è sviluppato un settore commerciale molto attivo e dinamico.
Agricoltura: uno dei punti di forza

Discorso a parte merita l’agricoltura che è sempre stata uno dei punti di forza dell’economia cuneese. Oggi agricoltura e zootecnia propongono ai consumatori prodotti di altissima qualità. Si pensi solo ai grandi vini come Barolo, Barbaresco, Dolcetto, Barbera, Nebbiolo, Arneis, Moscato, alla zootecnica che produce una carne di qualità eccelsa (ricordiamo il bue grasso di Carrù), ai formaggi, alla frutta, alle nocciole, alle castagne, ai funghi. Su tutto, però spicca il tartufo bianco d’Alba (Tuber Magnatum Pico), prodotto rarissimo e costosissimo, che ha raggiunto notorietà mondiale come superbo coronamento della gastronomia di pregio. Alba ha saputo capire l’importanza e l’unicità di questo prezioso fungo ipogeo, ne ha fatto cavallo di battaglia per la sua immagine turistica e ne ha tratto grandi benefici economici. La vocazione turistica del cuneese si è rivelata un’arma vincente grazie alla valorizzazione di un territorio unico.