Un senso “pratico”
Sotto l’epidermide si trova un’altro strato di pelle, il derma, dove attraverso le fibre nervose sensitive i segnali esterni vengono trasmessi ai nervi del midollo spinale, in cui vengono decodificati. Qui i gangli sensitivi, cioè cellule con un prolungamento nervoso che entra nel midollo spinale, trasferiscono informazioni tattili rapidamente fino al cervello. È per questo che il nostro corpo riesce a reagire bene e in fretta a uno stimolo tattile. Quanto più è intensa la sensazione, tanto più è forte lo stimolo.
Tra i nostri cinque sensi il tatto è quello che più degli altri misura la nostra relazione con il mondo circostante.
All’interno della mano ci sono zone con più recettori dove la sensibilità è maggiore, come il palmo, e la sensibilità aumenta se siamo noi a muoverci e non a subire il contatto di qualche corpo esterno. Il tatto non ha dunque una funzione passiva, ma è inserito in quella parte del sistema nervoso che controlla le contrazioni muscolari e i movimenti. Il magazine di settembre, mese particolarmente attivo, è dedicato a questo senso “pratico”.