Bra, la mostra “Roero” tra cultura e buon cibo

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di Nadia Toppino

Una città a misura d’uomo, che negli ultimi anni sta diventando sempre più un’apprezzata meta turistica, grazie anche agli eventi che animano questo piccolo gioiello del Piemonte.

Situata tra le colline del Roero, terra di “rocche”, vigne e castelli, la città di Bra è un crocevia di storia, eccellenze enogastronomiche e cultura. Di origini antichissime, ha radici che affondano nell’età neolitica e che toccano l’impero romano e la dinastia sabauda, le cui tracce sono ancora ben visibili sul territorio.

Oggi è una città di quasi 30 mila abitanti, famosa in Italia e nel mondo per essere la patria del movimento Slow Food, per la sua eccellente salsiccia, per i suoi eventi di apertura internazionale e per essere una delle culle del barocco piemontese.

Cosa vedere

Passeggiando per le sue strade e scoprendo le sue piazze, non passano inosservate la facciata tondeggiante del Palazzo Comunale, la chiesa di Santa Chiara, capolavoro dell’architetto regio Bernardo Antonio Vittone, la chiesa della Trinità, anche conosciuta come i “Battuti Bianchi”.

E poi, i musei di Storia naturale, di Arte e Archeologia e del Giocattolo e la centrale via Cavour, luogo di ritrovo, di caffé e di locali storici, dove era solito passare le sue giornate anche lo scrittore Giovanni Arpino. Senza dimenticare la Zizzola, edificio simbolo della città che, dall’alto del colle Monteguglielmo, tutto osserva. E ancora Palazzo Mathis, di fondazione medioevale, sottoposto ad un importante intervento nel corso del Settecento e al gusto barocco dell’epoca si deve il suo aspetto attuale. All’interno, al piano nobile, si trovano le opere di maggior pregio artistico con numerosi affreschi del Seicento e sovrapporte con dipinti ad olio risalenti al Settecento. Lo stabile, ristrutturato con il contributo della Fondazione Cassa di Risparmio di Bra, ospita oggi l’Ufficio Turistico cittadino ed è prestigiosa sede di mostre ed eventi culturali.

Novembre può essere un periodo ottimo per una visita a Bra, per gustare al meglio le delizie autunnali dei ristoranti locali, e deliziare anche vista e spirito culturale con alcune mostre.

Da segnalare in questo periodo, proprio nelle sale affrescate di Palazzo Mathis, la mostra fotografica “Roero”: questa terra Patrimonio dell’Umanità Unesco dagli straordinari paesaggi del vino, ricca di antichi borghi e castelli arrampicati sulle alture, rocche e tradizioni sarà al centro dell’evento in  programma dall’8 settembre all’8 dicembre, con 39 immagini di grande formato.

La mostra “Roero”

L’autore degli scatti è il fotografo Carlo Avataneo, docente di Lettere, giornalista e autore di libri e calendari, tra cui quello, celebre e giunto ormai alla sua 33esima edizione, che racconta attraverso la fotografia il Piemonte, la sua cultura e i suoi paesaggi. Nel corso della sua carriera da fotografo Avataneo si è aggiudicato il primo premio in numerosi concorsi, tra cui il prestigioso European Photo of the Year e il premio internazionale Giardini Hanbury, edizione 1999, che nell’ambito del Grinzane Cavour segnalava il miglior libro fotografico dell’anno su paesaggio, parchi e giardini.

Ha realizzato numerose esposizioni e proiezioni, tra cui la mostra I Luoghi dello Spirito in Piemonte che, accolta negli spazi dell’Auditorium RAI di Torino, ha accompagnato l’Ostensione della Sindone e I Luoghi di Cavour in Piemonte, parte del calendario di manifestazioni di Italia 150.

La mostra “Roero”, patrocinata da Unione Europea, Regione Piemonte e Consorzio Tutela Roero, sarà visitabile ad ingresso gratuito da domenica 8 settembre all’8 dicembre 2019, in orario 9-12.30 e 15-18 dal lunedì al venerdì e dalle 9 alle 12.30 il sabato e la domenica.

Dove mangiare

E la visita alla mostra vale anche una tappa gastronomica, passeggiando per il centro ci si può fermare in diversi ristoranti caratteristici e storici. Ne segnaliamo qualcuno senza pretesa di essere selettivi ed esaustivi sull’offerta ristorativa:

La salsiccia di Bra
  • Osteria del Boccon Divino, Via Mendicità, 14. Inaugurata nel 1984, offre piatti ancorati alla tradizione di Langa e Roero.  L’Osteria è situata all’interno del cortile che ospita la sede nazionale di Slow Food e si sviluppa al primo piano con tre sale.   La Carta dei vini raccoglie le piccole e grandi cantine di Langa e Roero con importanti presenze nazionali ed estere.
  • Osteria Murivecchi, Via G. Piumati, 23. Dove nel 1880 c’erano  le prime cantine di affinamento del Barolo della famiglia Ascheri, è stata creata una vera osteria dove si può mangiare seguendo il menù scritto sulla lavagna, fatto solo di piatti tipici piemontesi, con un servizio famigliare su vecchi tavoli di legno e la possibilità di degustare i vini al bicchiere.
  • Ristorante Badellino, Piazza XX Settembre, 4. Ristoratori da quattro generazione, la famiglia Badellino dal 1917 propone i prodotti genuini della terra delle Langhe e del Roero.  Qui si celebra il “rito culturale” del carrello degli antipasti, dei primi e dei secondi piatti. Non mancano mai la Salsiccia di Bra e i peperoni con acciughe, sempre in carta i  piatti tipici della cucina piemontese e di Langa: agnolotti del plin, tagliatelle, fonduta, brasato alla barbera, agnello, trote, verdure di stagione.
  • Ristorante Battaglino, Piazza Roma, 18. Fondato nel 1919, è da sempre un baluardo di genuina piemontesità: salsiccia di Bra rigorosamente cruda , vitello tonnato, crespelle con funghi , tortini di verdure. In questo periodo immancabile il bollito misto servito con le salse e la trippa con sedano e porri di Cervere.
  • La Bula, Corso Giuseppe Garibaldi, 25. Il posto giusto per chi preferisce il pesce. E’ posizionato sotto ” L’ala ” parte coperta del mercato nel centro storico, dove in passato si posizionavano i banchi del pesce. Non è raro cenare accompagnati da una piacevole musica di sottofondo suonata dai vari artisti jazz che sporadicamente si esibiscono.
  • Ristorante dell’Agenzia di Pollenzo, Via Fossano, 21 (Pollenzo Bra). Il ristorante è caratterizzato da una cucina del territorio in piena sintonia con la filosofia Slow Food e con un’attenta ricerca nella scelta delle materie prime. Alla presenza di prodotti provenienti dai Presidi Slow Food si accompagna una cucina vivace e capace di valorizzarne le qualità e i sapori.

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