di Nadia Toppino
La storia
Già all’inizio del XIV secolo, a Fossano esisteva una Confraternita del Cristo Crocefisso, che distribuiva elemosine e accoglieva bisognosi e pellegrini forestieri. Alla metà del Cinquecento da questa Confraternita nascono altri due sodalizi, quello dei Bianchi e quello dei Neri.
La Confraternita madre, dedicata alla Santissima Trinità, inizia da questo momento ad occuparsi di amministrare l’ospedale, ora più votato all’ospitalità di poveri e ammalati, che non di pellegrini com’era in origine.
L’abito dei confratelli si stabilisce di colore rosso, da cui il nome “Battuti Rossi”.
In questa fase l’oratorio e l’ospedale hanno sede in una contrada del centro storico, ora via Ancina. L’arredo di questo antico edificio è oggi conservato al Museo Diocesano.
Gli spazi del vecchio ospedale erano diventati troppo angusti e la posizione in centro città risultava poco igienica. Così, nella prima metà del Settecento, si scelse un nuovo sito, nell’area adiacente alle mura accanto alla Porta Romanisio.
Gli anni Venti videro l’avvio del cantiere, su progetto di Francesco Gallo. Nel decennio successivo, l’architetto monregalese fu impegnato nella costruzione della chiesa, edificata tra il 1730 e il 1739.
La chiesa diventò ben presto il fulcro della parte sud della città, un luogo di raccordo tra la grande mole dell’ospedale e la contrada maestra. Sulla bella facciata dalle forme mosse è dipinta la Santissima Trinità, opera di Luigi Gambera.
Le decorazioni degli interni – un vero e proprio trionfo di colori – sono opera del figurista Michele Antonio Milocco e dei decoratori Pietro Antonio e Giovanni Pietro Pozzo.
Ad inizio Seicento i confratelli decretano che “per onorar la memoria degli insigni benefattori dell’ospedale se ne faccia il ritratto sopra quadri ad olio”.
Nasce così una tradizione che nel tempo si è andata rafforzando e si è estesa ad altri Istituti di Carità, regalando a Fossano un grande patrimonio di ritratti. A partire dal Settecento, questi ritratti verranno esposti per le vie cittadine in occasione della festività del Santo Patrono, una tradizione onorata ancor oggi.

Fino al 10 novembre, la Chiesa della Santissima Trinità è aperta per le visite la domenica e i festivi dalle ore 15 alle 18.30. In altri periodo è comunque possibile visitarla, su prenotazione.