di Nadia Toppino
Vale il viaggio una visita, anche per la storia interessante di questo edificio, situato a pochi chilometri da Alba, nel centro di una delle zone eno-gastronomiche del Piemonte,
Il Castello di Monticello è una delle più imponenti e meglio conservate costruzioni medievali della zona, grazie anche al fatto che dal 1372 ad oggi è di proprietà della stessa famiglia, i Roero di Monticello che ne hanno fatto la loro abituale residenza.
Il Castello di Monticello venne fatto costruire dai Vescovi di Asti per difendere i confini del contado, dopo la devastante calata dei Saraceni su Alba nel 920 d.C. Non era, ovviamente, la costruzione che vediamo attualmente; essa ,infatti venne seriamente danneggiata nel 1187 durante un assedio prolungatosi per quasi tre anni e ricostruita nel 1348, quando il feudo di Monticello passo ai Malabaila.
Nel 1372, però, i Monticellesi, esasperati dalle angherie dei loro Signori, chiesero aiuto ai Conti Roero o Rotarii che, scacciati i Malabaila, ricevettero in ricompensa dal Vescovo i territori di Monticello e di Castagnito.
Nel Castello vennero compiuti dei radicali restauri nel 1787 in occasione del matrimonio di Francesco Gennaro, Vicerè di Sardegna, con Paola del Carretto di Gorzegno, senza tuttavia alterare la struttura medievale all’esterno. I lavori, quindi coinvolsero gli interni, trasformando il Castello in una piacevole ed elegante dimora signorile di campagna. Vennero eliminati parte degli elementi difensivi, sostituendo il ponte levatoio con uno scalone in pietra e colmando i fossati ed all’interno si procedette a nuove decorazioni pittoriche secondo il gusto settecentesco.
Nel 1827 Xaverio Kurten già autore delle trasformazioni del Parco Reale di Racconigi, disegnò il parco all’inglese che si estende tutt’attorno alla collina.
Giustamente indicato come “esempio tipico di residenza fortificata”, Monticello può vantare una particolarità architettonica molto singolare: la presenza di tre torri e ognuna con pianta e dimensioni differenti: una torre quadrata, una rotonda, e l’ultima ottagona.
Il Castello si sviluppa su tre piani sui quali sovrasta il passaggio di ronda munito di merlature ghibelline e di caditoie.
Per il resto, come si diceva…vale la visita!
Monticello d’Alba (CN) – Via San Ponzio 2