Marc Lanteri

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Piemontese e provenzale, dalla collina alla montagna e dal mare alla campagna, la “cucina di confine” dello chef prende ispirazione dalle sue origini e da un’infanzia trascorsa nel piccolo paese di Tenda, poco oltre il confine con la Francia.

La storia

Nel 2015 Marc Lanteri porta la sua ultradecennale esperienza al ristorante “Al Castello” di Grinzane Cavour. Nella dimora che fu del “grande tessitore” dell’unità d’Italia, il conte Camillo Benso di Cavour, in un luogo nel quale si respira la storia e che rappresenta un elemento architettonico-culturale di assoluta eccellenza, tanto che l’Unesco lo ha incluso nella lista dei beni patrimonio mondiale dell’umanità, Lanteri propone il frutto di una professionalità vissuta, maturata nel tempo. Marc Lanteri nasce a Tenda. La sua cucina è una continua fusione tra territori, stili, tradizioni ed è arricchita dall’ampio bagaglio culturale dello chef. Rivelatosi alla Scuola alberghiera di Mentone, Marc inizia un intenso percorso formativo affiancando alcuni tra i più grandi interpreti della cucina contemporanea, quali Alain Ducasse, Christian Morisset, Michel Rostang, Enzo Santin, Annie Feolde e Paolo Teverini, che tracceranno in lui e nel suo stile, delle profonde linee guida. Da ognuno di loro Marc apprenderà con umiltà e determinazione l’arte della grande cucina e avrà occasione di vivere sul campo delle esperienze uniche, che ne determineranno la sua impronta ed il suo stile. Nel 1998 si ferma definitivamente in Italia, come executive chef del ristorante “Delle Antiche Contrade” di Cuneo. Qui nel 2004 arriva il riconoscimento della stella Michelin. Nel dicembre 2008 avvia a Mondovì l’avventura al “Baluardo”.

Prima di tutto: attenzione alle scelta delle materie prime

Lo chef ricerca nella qualità delle sue materie prime, anche la tipicità culturale e soprattutto la territorialità dei prodotti che utilizza all’interno della sua cucina, affinché il loro impatto sull’ambiente sia il più basso possibile, ma soprattutto affinché ogni cosa possa arrivare in tavola con la fragranza e la freschezza di un frutto appena raccolto in piena maturazione e nella sua naturale stagionalità.

La filosofia de “Al Castello”

Piemontese e provenzale, dalla collina alla montagna e dal mare alla campagna, la “cucina di confine” dello chef Marc Lanteri prende ispirazione dalle sue origini e da un’infanzia trascorsa nel piccolo paese di Tenda, poco oltre il confine con la Francia, dove è nato e cresciuto acquisendo la sua prima impronta. L’estro creativo dello chef nasce dall’intuizione e dall’istinto del momento. Quanto appreso viene reinterpretato partendo originariamente dalla tradizione e con l’utilizzo di materie prime del territorio, nel pieno rispetto delle sue stagioni. Il suo stile è unico e inconfondibile, capace di esaltanti riletture della tipicità, caratterizzate dalle sue personalissime ed estrose innovazioni. L’equilibrio dei suoi piatti costituisce un risultato sorprendente che rievoca l’emozione di un gusto legato al ricordo di un tempo, reso unico e moderno dalla mano dello chef, piatti tipici e memorabili come il vitello tonnato, la battuta al coltello, la tradizione della pasta all’uovo, fino alle esaltanti pietanze a base di tartufo bianco d’Alba.

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