Govone: non solo Natale. Un paese da scoprire.

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Govone, il comune che domina il fiume Tanaro e si trova esattamente a metà strada tra Alba e Asti. Vanta uno dei più bei panorami del Roero ed è inoltre un’ottima zona di produzione di vini.

di Nadia Toppino

Govone nei mesi invernali è noto per il Magico Paese di Natale, che lo ha reso famoso anche a livello europeo, e che ha fatto scoprire questa chicca del Roero a molte famiglie. Govone però è anche altro, ed è ricco di storia.

Assolutamente da non perdere è il castello, una delle residenze sabaude (oggi patrimonio Unesco) e dimora estiva preferita da Re Carlo Felice di Savoia, che è proprio la sede della festa natalizia in cui la città si tramuta in un vero e proprio villaggio natalizio.

La storia di Govone

Già dall’epoca romana importante via di comunicazione, le prime tracce scritte del comune le troviamo nell’861, dove viene citata per la prima volta “Villa Govoni”.

Prima del Mille la maggior parte del feudo è posseduto dal Vescovo di Asti, ma nel XII secolo entra anche Rodolfo di Govone, e dal 1237 i consignori “de Govono”, i “Pallidi” e i “Solaro”.

Arriviamo poi al 1682, quando ai Savoia vengono concesse 1.700 giornate di terre feudali.

La storia inizia a cambiare nel 1792, quando l’ultimo dei Solaro muore senza eredi, e così il territorio viene devoluto al Regio patrimonio.

Nel 1897 infine il castello viene acquistato dal Comune.

Ecco cosa vedere in questa città dal panorama splendido:

  • Castello di Govone. Questa struttura imponente fu costruita pima del Mille sul colle più alto della zona. Dal ‘600 assume la forma attuale grazie ai conti Solaro, che decorano la facciata rivolta a sud con marmo proveniente da Venaria. Negli anni Venti dell’800 fu restaurato dai Savoia e divenne così la residenza estiva del re di Sardegna Carlo Felice. Assolutamente da vedere le meravigliose carte da parati cinesi e gli affreschi.
  • Parco del Castello. Il grande parco che circonda il castello ospita un giardino Settecentesco all’italiana e anche un giardino all’inglese. Data la bellezza del parco, qui si organizzano diversi eventi, come “Regalmente Rosa” e “Tulipani a Corte”;
  • Spirito Santo. È la Chiesa dei Disciplinanti (Battuti Bianchi). Presenta forme barocche del 1767;
  • San Secondo. Si tratta di una chiesa parrocchiale dallo stile romanico/gotico. Tra il 1726 e il 1736 ha subito diversi restauri ed è stato costruito il campanile. Molto interessante è l’organo che ospita all’interno;
  • Chiesa e Convento di frazione Craviano. Chiesa a tre navate a cui fu abbinato in seguito il Convento, costruito dal re Carlo Felice di Savoia tra il 1822 e il 1824.

Siamo in terra di Roero, ottimi vini.

Dopo le visite culturali, non può mancare una tappa in cantina. Ecco un paio di suggerimenti, tra quelle aderenti al Consorzio del Roero:

  • Ponchione Maurizio, in Via Sacco, 9/a
  • Produttori di Govone, in Via Umberto I, 46

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