Punto forte della storica regione del Roero sono le Rocche, interessante fenomeno geologico di origini antiche. A Montà c’è la sede dell’Ecomuseo delle Rocche, che racchiude il sapere di questa eccezionalità del territorio.
Le Rocche, voragini che si aprono nel terreno e che possono raggiungere anche centinaia di metri di dislivello, hanno avuto origine migliaia di anni fa.
Infatti circa 250.000 anni fa il Tanaro deviò il suo corso per opera di erosione di un altro fiume. Questo evento, che viene chiamato dagli studiosi “Cattura del Tanaro”, causò una serie di sconvolgimenti molto forti nelle vallate di scorrimento. I corsi d’acqua del Roero cominciarono ad arretrare verso la nuova valle del Tanaro, incidendo con forre profonde e calanchi pittoreschi i terreni sabbiosi dell’Astiano.
Questo sconvolgimento ha portato alla creazione di forre e calanchi in un ambiente sabbioso che un tempo era ricoperto dal mare. E’ possibile infatti ancora oggi rinvenire fossili di pesci e conchiglie.
Il risultato di questo fenomeno millenario è unico e ancora oggi osservabile nei comuni delle Rocche. Nelle dolci colline tipiche del Roero, si aprono profonde voragini che possono raggiungere anche dislivelli di centinaia di metri. La pareti sabbiose della collina formano guglie dalle forme affascinanti e bellissime, anfiteatri naturali maestosi ed imponenti in cui ci si può avventurare seguendo i sentieri dei contadini.
Ed è questo il terreno che oggi permette di avere prelibatezze agricole e anche il famoso tartufo bianco delle rocche, primo Cru d’Italia.
A Santo Stefano Roero, nella piazza del borgo, si possono vedere da vicino queste grandi pareti sabbiose abitate da una fauna e una flora differenti.
Mentre alla base delle Rocche crescono salici, felci e pioppi, in cima si trovano pini, ginepri e ginestre.
Per gli appassionati di trekking si tratta di percorsi interessanti, che uniscono le camminate alla vista di un paesaggio particolare e alla scoperta di prelibatezze del territorio, come il miele, storico prodotto del Roero.
Esiste infatti il Sentiero dell’Apicoltura: si tratta di un facile percorso di trekking di circa un’oretta dove si cammina a stretto contatto con le Rocche e s’incontrano anche due ciabòt storici con apiari in muratura.
Non si tratta dell’unico percorso, anzi è possibile dedicare una visita del territorio proprio facendo trekking e degustando prodotti tipici, assaporarando il territorio con la visita ad una delle cantine che producono i vini D.O.C.G del Roero, oppure visitare un’azienda apistica per capire il processo di produzione delle varietà locali di miele: d’acacia, di castagno, millefiori.
Tutte le informazioni si possono avere contattando direttamente l’ Ecomuseo delle Rocche.