Montaldo Roero è uno dei borghi di sommità delle Rocche ed è luogo di antichi insediamenti, a partire dall’ enigmatico toponimo “Podium Rote”, che attesta un probabile remoto culto solare in zona. In età romana troviamo alcuni “fundi” e un’ara dedicata alle fonti, oggi supporto all’acquasantiera nella parrocchia dell’Annunziata.
Montaldo viene citata per la prima volta in un documento del 1153, con cui papa Eugenio III la donò l’abitato alla chiesa di Asti. Il feudo era retto dai consignori “de Montaldo”, ma nel 1374 il vescovo di Asti cedette tutta la signoria a Guglielmo Roero, e Montaldo diventando così “Mons Altus Rotarianum”. I discendenti del Roero, nell’arco di due secoli, persero gradualmente tutto il feudo. Da questo momento in poi Montaldo passò nelle mani di numerose famiglie, senza che nessuna riuscisse a possedere tutta la signoria e a rimanere in maniera duratura.
COSA VEDERE:
TORRE
CILINDRICA MEDIEVALE
Emblema del paese, è un’imponente manufatto alto una trentina di metri e con
diametro superiore agli otto metri e mezzo, fatto erigere dai Roero verso il
1374 accanto ad un più antico castello che era appartenuto ai “de Montaldo”,
castellani del vescovo d’Asti, e scomparso nel ‘700.
CHIESA
PARROCCHIALE SS. ANNUNZIATA
Mantiene all’esterno forti richiami al romanico. Il suggestivo interno, a
pianta basilicale e a tre navate, è stato riportato nel 1925 alle originarie
forme del gotico trecentesco. Il coevo campanile e i muri perimetrali sono
caratterizzati da aperture ogivali, da robusti contrafforti e da cornici
sommitali in laterizio a dentelli.
PONTE SULLE ROCCHE
Lungo ponte carrabile che taglia a metà il burrone che si apre dal paese verso
le Rocche.