La storia
Il nome di derivazione latina, bonus vicinus, secondo alcuni starebbe a indicare rapporti ottimali di buon vicinato, ma la leggenda secondo la quale i bonvicinesi scampati alla peste del 1630 si sarebbero prodigati per soccorrere la popolazione del confinante comune di Belvedere Langhe non ha fondamento storico, perché la comunità locale era così chiamata già prima del 1000. Un’altra leggenda narra che sia stata l’indole troppo credulona degli abitanti e non la loro solidarietà a meritare la fama di brava gente.
Le uniche vicende storiche di cui si ha notizia certa risalgono al Medioevo, nel momento del passaggio dai marchesi di Monferrato ai Visconti, che l’occuparono con la forza nel 1432. Da allora ci furono solo smembramenti e litigi. In ultimo il feudo appartenente alla famiglia di Domenico Belli, gran cancelliere dei Savoia residente ad Alba e alla famiglia Corte, estintasi nel secolo scorso.
Bonvicino vive all’insegna dell’armonia con la natura ed è stato segnato dallo spopolamento, perdendo negli ultimi trent’anni circa il sessanta per cento della popolazione.
Le chiese
Chiesa Parrocchiale dei Santi Giacomo e Cristoforo Confraternita dei Battuti
- La Chiesa Parrocchiale è quella dei Santi Giacomo e Cristoforo. L’edificio seicentesco a tre navate ha una facciata a salienti scandita da lesene, con portale decorato da cornice barocca e fastigio. In seguito al terremoto del 1887 si intervenne su progetto del geom. Schellino a consolidare e ampliare la Chiesa. All’ interno si conserva una statua lignea opera dello scultore Roascio.
- Di fronte Alla Parrocchia dei Santi Giacomo e Cristoforo si innalza l’edificio seicentesco della “Confraternita dei Battuti”, con semplice facciata a lesene reggenti il timpano triangolare. Il portale conserva parte della decorazione in stucco con fastigio sormontato da oculo. L’interno, ad aula absidata, ha un semplice decoro a lesene. Viene usata come sede del Comitato Festeggiamenti.