Lungo la via centrale di Bossolasco, crescono, ai bordi della strada, profumate rose di tutte le varietà che ornano l’incantevole borgo. In estate il paese viene impreziosito con coloratissimi fiori che gli permettono di partecipare al concorso “Comune Fiorito”.

La storia
Al borgo antico si accede dalla Piazza Ragazzi del ’99, fino al secolo scorso chiamata Piazzetta di San Cristoforo. Qui vi sorgevano la Chiesa e l’Ospedale di San Cristoforo: quest’ultimo era gestito dalla Congregazione della Carità di Bossolasco il cui scopo era “distribuire i soccorsi secondo i bisogni dei poveri”. Dalla fine dell’800 la chiesa venne utilizzata come deposito e successivamente venduta ai privati. Percorrendo l’antica salita nel centro storico di Bossolasco, oggi via Umberto I, si raggiunge la piazza centrale, sulla quale si affacciano la chiesa Parrocchiale dedicata a San Giovanni battista e il Palazzo Balestrino dei marchesi del Carretto.
Il parco delle rose rare e antiche
Il Parco delle rose rare e antiche è un accogliente viale alberato che costeggia il centro storico ed è una passeggiata consigliata per chi visita Bossolasco. Conosciuto come Viale della Rimembranza, è dedicato ai caduti della Grande Guerra e come “ il fosso” in quanto un tempo era il fossato del castello.
I prodotti tipici

Bossolasco è sinonimo di buona cucina, nata dalle modeste condizioni economiche dei suoi abitanti, ed evolutasi nel tempo impiegando ingredienti naturali in grado di soddisfare anche i palati più esigenti. La natura offre un’ampia varietà di prelibatezze: miele, tartufi, funghi, castagne, more ed erbe officinali come la valeriana e il timo. Prodotti che si possono gustare negli accoglienti ristoranti, trattorie e agriturismi che propongono i piatti della cucina langarola: bagna caüda, ravioli al plin, polenta, cinghiale, lepre, bunët, torta di nocciole. Non è stato facile far fruttare la terra di Langa, tanto arida e avversa, ma comunque in grado di generare produzioni come la famosa Tonda gentile delle Langhe, nocciola dal gusto inimitabile.
L’allevamento si è sviluppato puntando sulla razza bovina piemontese e sulla pecora di Langa, le maggiori aziende agricole locali si sono specializzate nella produzione casearia. Grazie anche ai pascoli che abbondano di buone erbe, i formaggi sono diventati un fiore all’occhiello per Bossolasco. Le tome delle Langhe erano già lodate in epoca romana, da Plinio, tra le robiole migliori d’Italia.
La tradizionale Toma di Bossolasco famosa per il suo sapore delicato, è ottima abbinata al miele e alla cugnà, una tradizionale salsa fatta con noci, mosto d’uva, pere e nocciole tostate.