I magnifici paesaggi naturali, le colline boscose, la salubrità del clima ne fanno un buon centro di villeggiatura e di turismo.
La storia
Il termine Castelletto, frequente nella toponomastica alto medioevale, deriva dal latino Castelletum, recinto fortificato con torri, usato dai primi feudatari per difendere le loro terre.
I primi nuclei abitativi sono certamente di origine romana ma, per gli storici, la datazione è ancora incerta. Castelletto Uzzone fece parte del marchesato di Cortemilia dal 1322, passò a Manfredo IV di Saluzzo dopo la conquista di Asti da parte di Gian Galeazzo Visconti. Successivamente appartenne agli Scarampi e passò a Carlo II di Savoia nel 1532.
E’ storia molto più recente quella dei tributi di sangue pagati dai cittadini di Castelletto Uzzone per la prima guerra mondiale e per la seconda guerra mondiale.
Oggi la comunità è divenuta centro di importanti produzioni artigianali e agroalimentari.
Il bosco “Bricco dei Faggi”

Il “Bric dei Faggi”, presente nel territorio del comune di Castelletto Uzzone, individua una sommità collinare meta di escursionismo. Qui si trova un ampio bosco nel quale spicca una macchia di faggi di grandi dimensioni, di retaggio storico.
La faggeta in purezza occupa buona parte del bosco, estendendosi per una fascia a quota altimetrica compresa tra m 700 e m 800 s.l.m.. La faggeta a Castelletto Uzzone si stempera in macchie boschive di connotazione diversa: bosco misto a prevalenza faggio/castano, bosco ceduo di castagno, macchia arborea arbustiva.
In alcuni momenti del giorno, in stagione favorevole, è possibile incontrare sulla Collina dei Faggi animali di diversa specie. Gli uccelli sono abitatori assidui e i mammiferi sono per lo più tassi, volpi, cinghiali, caprioli.
Cascina Crocetta

Si tratta di un antico cascinale, interamente in arenaria, che ha mantenute intatte le caratteristiche dell’edilizia rurale dell’Alta Langa.
La Comunità Montana Langa delle Valli, proprietaria della struttura ha deciso di utilizzarla, dopo il necessario restauro, quale luogo di incontro e di attività culturali. Nella cascina sono visitabili i locali che costituivano la vecchia abitazione. Sono state create e messe a disposizione dei visitatori due sale adatte per riunioni e incontri. La Cascina Crocetta è inoltre un punto di partenza ideale per escursioni di carattere naturalistico, particolarmente interessanti in Valle Uzzone.
I sentieri
- SENTIERO VEROSOLA
A piedi, in mountain bike, a cavallo, con racchette da neve 9 km. Questa è l’antica strada che collega frazione Scaletta a frazione Sanvarezzo, già nel comune di Dego. Seguendo i segnali gialli che ne indicano il percorso, il sentiero parte dalla frazione Scaletta su strada asfaltata, per poi inoltrarsi nei boschi lungo il Rio Verosola, oltrepassa Pian della Ceresa e raggiouge Sanvarezzo.
- SENTIERO BRIC DU RIZ
A piedi, in mountain bike, a cavallo, con racchette da neve 10 km. Seguendo il torrente Uzzone, l’itinerario raggiunge prima la frazione Scaletta, poi prosegue verso Serra (dove la leggenda narra anche il passaggio di Napoleone). L’acciottolata che da qui si diparte conduce prima a borgata Soprano e poi verso un solitario ciabot. La strada torna asfaltata fino al successivo bivio: svoltando a sinistra si raggiunge il crinale nei pressi di Bric Cian Pasquela. Una lunga sterrata, prima in piano poi in discesa, porta alle frazioni Ronzimero e Staglia: di qui una stradina sulla sinistra conduce alla provinciale nei pressi della frazione Poggiolo.
- SENTIERO BRIC DELLE FORCHE
A piedi, in mountain bike, a cavallo, con racchette da neve 5 km. Da frazione Poggiolo si sale verso il Bric delle Forche, passando per le borgate Costa e Galli, fino ad incontrare il sentiero segnalato, si può proseguire sia verso Levice sia, nella direzione opposta, verso Prunetto.
- SENTIERO BRIC DEI FAGGI
A piedi, in mountain bike, a cavallo, con racchette da neve 14 km. Si parte da frazione Poggiolo lungo una strada asfaltata che segue per un buon tratto il fondovalle, poi piega a sinistra in corrispondenza di un bivio. Si passa nei pressi di Villa Appiano, dove Vittorio Emanuele II soggiornò durante una battuta di caccia. Costeggiando campi coltivati a erbe officinali, si raggiunge la chiesetta di San Luigi, in splendida posizione, circondata da alberi secolari. Qui vicino passa l’antica strada per Prunetto. Si prosegue in salita, si oltrepassa la frazione San Ilario fino a raggiungere le “Quattro Vie”: la sterrata sulla strada conduce a Case del Piano, dove si incontra il sentiero della Valle Bormida. Superato il piccolo rifugio, recentemente ristrutturato, si raggiunge la vetta e, proseguendo sul crinale, si prende a sinistra lungo la stradina che conduce al Bric dei Faggi, attraversando il bosco secolare fino al bivio. Qui i due sentieri si dividono: uno verso il paese, passando per le frazioni Periela e Vignazze, mentre l’altro prosegue verso Pian del Torto e, attraverso un piccolo sentiero, raggiunge frazione Scaletta e poi, tramite una stradina che costeggia il torrente Uzzone, torna al capoluogo.